Che ti prende vecchio Pigna? Due vini dolci su cinque? Già, quest’anno le vere emozioni nel bicchiere sono state poche, vini buoni tantissimi.
Vi lascio ai festeggiamenti con cinque flash in attesa delle novità che, sin dalle prossime ore, ci aspettano numerose. Ma avremo modo di parlarne, adesso sto sorseggiando un Aglianico del Taburno del 1997.
Buon anno.
Moscato di Saracena 2005 Feudo di Sanseverino
Sicuramente il più buono ed emozionante. Incontrato in degustazione e premiato, ma soprattutto durante una zingarata a Saracena.
Roinos Aglianico 2008 Passito di Eubea
Questo vino mi fa capire l’anima dell’Aglianico, è dolce e gentile come i modi del professore Sasso.
Coda di Volpe 2010 Irpinia doc Vadiaperti
Un grandissimo vitigno nell’azienda storica che lo ha sempre imbottigliato. Bianco di altri tempi, irresistibile tra le nebbie e il freddo della Valle del Sabato. Quello che avrebbero dovuto fare alcuni taurasini e non hanno fatto pr monetizzare con Fiano, Greco e Falanghina.
Fiorduva 2002 Costa d’Amalfi Furore Bianco doc
Un’agricoltura di lotta per lo spazio, verticale. E un grande enologo capace di guardare dai dieci anni in poi.
Campoceraso 2004 Taurasi docg Struzziero
Mi piacciono tanto una decina di Taurasi, ma questo rispecchia esattamente la mia idea di Aglianico invecchiato.
Dai un'occhiata anche a:
- Rita de Crescenzo da Roccaraso al Carciofo di Paestum!
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 43| Valentina Carputo
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 40| Antonella Lombardo
- 48 ore a Trani: tra mare, sapori e meraviglie di Puglia
- I miei migliori morsi in ordine di apparizione: 044 Bel&Bon, le mie patate preferite, astenersi doppi sensi
- L’uomo cucina, la donna nutre 27 – Carmela Baglivi di Genuini Cilento a San Mauro Cilento
- L’uomo cucina, la donna nutre 26 – Francesca Gerbasio di Agriconvivio Ristorante-Pizzeria a Padula
- I miei migliori morsi in ordine di apparizione: 030 Ostaria Nonno Cet, impensabile dire ad un nonno “non ho fame”

