
Arriviamo buon ultimi, ma perché siamo stati indecisi. Poi alla fine è la verità è che non resistiamo.
Quella copertina ci ricorda troppo i pomeriggi uggiosi adolescenziali di tanti decenni fa.
Dalle oggettine alle olgettine.
Il cinico Bernardi ci ha costruito il solito post abilmente vuoto succhiacommenti regalando un soffio di caserma, o di camion se preferite, al suo blog di sole amazzoni. Il saggio Bonilli ha messo i cuochi al posto della classe operaia e si è incazzato per la loro troppa avidità dimenticando che ogni operaio è eticamente giusto fino a che non diventa padrone.
Noi forse siamo generazione di mezzo, e la copertina su Cracco non fa altro che ricordarci come ormai in Italia sia importante parlare, non importa di cosa. Purché se ne parli.
Del resto forse, meglio Cracco che l’accidioso invecchiare di Marchesi o il neo rivendicazionismo di Vissani.
E ora cose succederà? Cracco sembra la reincarnazione dell’attore porno francese
E ogni volta che porterà un piatto a tavola lancerà il mitico grido di battaglia, quello del momento topico. Maschile, per intenderci:-)
Una sola osservazione: avete notato come la copertina di Cracco sia più hard e allusiva? I tempi evolvono, nel frattempo in Italia abbiamo avuto per vent’anni il premier più puttaniere della moderna storia europea. E la differenza si vede:-(
Ah, si: aridatece Ilaria Bellantoni, aveva previsto tutto!
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