La foto che vedete è stata messa e poi tolta nella pagina facebook #ilovesanmarzano: si vede molto chiaramente che le lattine dell’azienda Mutti sono insieme a quelle promozionali del Consorzio. Dodici a sei per la precisione
Si tratta di una azione svolta a Chicago nell’ambito di una campagna promozinale che costa sicuramente oltre un milione di euro di fondi pubblici, non del Consorzio.
A quanto pare la pagina web e quella facebook da sole sarebbero costate alcune decine di migliaia di euro
Ma, senza entrare troppo nel merito, molti associati al Consorzio si sono chiesti: che ci fanno le lattine di Mutti, azienda privata, in una promozione pubblica del marchio europeo del Consorzio pagata con fondi pubblici?
Alla domanda non ci deve essere una risposta razionalmente valida se poi questa foto è stata rimossa.
Possibile che non c’erano altre 12 lattine per un valore di dieci euro con oltre un milione a disposizione da spendere a tutti i costi, costi quel che costi?
Sappiamo che Mutti ha intensificato i suoi rapporti nel Sud con un investimento di 18 milioni di euro attraverso Invitalia di Arcuri a Oliveto Citra in provincia di Salerno e che ha buoni rapporti commerciali con Fabio Grimaldi, presidente del Consorzio di Tutela del S.Marzano.
Possono essere queste due motivazioni che giustificano le lattine Mutti in una azione pagata con i soldi pubblici gestiti dal Consorzio?
Se la riposta è si, suggeriamo al consorzio del Barolo di promuovere il Brunello di Biondi Santi e a quello del Brunello di promuovere il Barolo di Conterno.
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