
Parte a razzo il nuovo anno per questo piccolo blog con incrementi rispetto al gennaio 2013 di visitatori unici (da 182.448 a 265.061 pari a +45,28%) e di visualizzazioni pagine (+54,7%) che confermano un andamento tonico ormai ininterrotto da dieci anni.
Già, perché questo spazio in rete, nato per promuovere guide e fare un po’ di archivio, ha compiuto proprio a gennaio i dieci anni. L’anniversario ci è scivolato sotto gli occhi improvvisamente, presi dal fare quotidiano (180 nuovi post solo a gennaio).
In questi anni è avvenuta una grande rivoluzione grazie ad internet, l’informazione non è più monopolio di una categoria, i giornalisti. In realtà non lo è mai stata, ma grazie alla rete la professione ha dovuto ridecifrarsi. Con il crollo della pubblicità sul cartaceo del 2012 e il calo del 2013 finalmente tutti gli editori adesso si stanno ponendo il problema del salto necessario nel multimediale.
Qualunque cosa accada, il mestiere di giornalista resterà perché la verifica delle fonti e la terzietà rispetto all’oggetto di cui si scrive restano i due criteri fondamentali che distinguono il giornalista dal comunicatore, dal pubblicitario e dagli appassionati. Certo, chi di noi è restato chiuso nella sua torre d’avorio fatta di carta è ormai un pezzo da museo, soprattutto per l’incapacità di essere davvero aggiornato sulle tendenze e i dibattiti che si scatenano tra blog e social network.
Il successo di questo blog è dovuto a questi criteri e alla passione di tanti che ci scrivono con competenza. Non esiste al Sud una fucina così ricca di scrittura quotidiana. C’è chi lo ha usato come un taxi e gliene siamo grati lo stesso, perché è un blog professionale ma al tempo stesso amatoriale.
Grazie a questo spazio la qualità enogastronomica meridionale e italiana ha trovato una buona voce, affidabile e seria, e questo continua a fare la differenza: contenuti sempre nuovi e approfondimenti. Sono quasi 12mila i post pubblicati nel corso di questo decennio.
Non sappiamo se faremo una festa per i dieci anni: in questo momento c’è solo da lavorare sodo. Non esistono scorciatoie per ottenere risultati duraturi nel tempo.
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