Gli italiani impastano in questi giorni di quarantena e lo fanno più che mai. Sarà perché le attività manuali e pratiche aiutano a contenere lo stress da inattività forzata, o per un ancestrale bisogno di sicurezza come solo un pane in forno sa dare ma, tant’è che gli scaffali dei supermercati vedono svuotarsi il reparto farina a tempo record e il lievito di birra è diventato il vero must have del momento, introvabile lo scorso fine settimana nelle principali città.
Occasione giusta questa per raccontarvi del Lievito Secco prodotto dal Mulino Caputo e personalmente testato già negli impasti natalizi. Un prodotto disidratato con una durata lunga, comodo da usare perché si può conservare in dispensa fino a due anni chiuso nel suo comodo barattolo sottovuoto da 100 grammi. Performante sul piano delle quantità in quanto ne occorre da un 2% ad un 5% su peso di farina a seconda delle ricette. All’occorrenza aprire la confezione e, dopo l’utilizzo, riporlo in frigo dove, per due mesi, manterrà intatto il potere fermentativo.
Il lievito secco di Mulino Caputo è del tipo Saccharomyces Cerevisiae 100% italiano, nutrito esclusivamente da melassa di barbabietole italiane, ha un elevato potere fermentativo ed è ideale per realizzare impasti soffici dal gusto impareggiabile. Dona quindi una bella complessità di gusto alle nostre preparazioni, sia professionali che amatoriali, con la caratteristica di conservarsi bene e più a lungo rispetto al lievito fresco.
Altra grande comodità è il fatto che è già attivo, quindi può essere aggiunto direttamente alla farina senza dover essere prima attivato con acqua e zucchero. Per questo la facilità di utilizzo è altissima e la resa veramente fantastica anche dal punto di vista del gusto. Inoltre, essendo un prodotto disidratato e di facile distribuzione e non richiedendo il trasporto con la catena del freddo, è molto più sicuro e arriva sempre intatto e nel pieno delle sue caratteristiche rispetto al lievito fresco che, invece, deve sopportare stress continui nelle varie fasi distributive, perdendo ogni giorno il suo potere e arrivando nei laboratori e nelle cucine molto depotenziato.
Il lievito di birra è un prodotto naturale che viene coltivato, non prodotto. Fondamentale per il benessere del nostro organismo e soprattutto per mangiare panificati leggeri e digeribili. Il lievito naturale è fondamentale per l’impasto perché ne attiva i processi enzimatici di scomposizione degli amidi, in pratica “mangia” e si nutre degli amidi della farina, in questa sua attività sviluppa anidride carbonica. Questo sinteticamente il processo che poi porterà a far crescere il nostro impasto e a prepararlo alla cottura facendogli sviluppare regolari alveoli.
“Abbiamo deciso di produrre questo lievito secco attivo – spiega Antimo Caputo – per completare la nostra gamma di prodotti e offrire, oltre a selezionate farine, anche un lievito qualitativamente alto, forte e dalla nota aromatica equilibrata e complessa in linea con la nostra filosofia. L’obiettivo è sempre quello di mettere in campo tutte le nostre conoscenze e tecnologie per far produrre impasti sempre più leggeri, naturali, digeribili e ben alveolati. Inoltre riduce lo spreco e offre un’ottima conservazione e facilità d’uso”.
Per conoscere meglio il mondo del lievito naturale, oggetto di costanti mistificazioni, suggeriamo una visita al sito We Love Lievito, nel quale troverete tante utili informazioni.
L’invito dunque è quello di continuare a dedicare il nostro tempo agli impasti e a farlo solo con ingredienti dall’altissima qualità per appagare il nostro estro creativo e ottenere prodotti gustosi e salutari.
Il lievito secco di Mulino Caputo lo potrete trovare on line su vari siti o dal salumiere di fiducia.
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