
Tra i calici più interessanti degustati in occasione della tre giorni di VinEstate, la rassegna che ha animato lo scorso week-end il centro storico di Torrecuso, spicca la falanghina – versione vendemmia tardiva – prodotto dall’azienda Il Poggio, guidata dai fratelli Carmine e Marco Fusco.
E’ da diversi anni che questa cantina offre interessanti versioni di un percorso della poliedrica falanghina che a nostro avviso dovrebbe essere sempre più seguito dai produttori. E il risultato Carmine e Marco lo centrano anche con una vendemmia di certo non indimenticabile, l’annata 2014 segnata da tanto umido e frequenti piogge: il segno della resistenza di questo vitigno. Un calice che sicuramente si è avvalso delle settimane di tempo sereno che ha caratterizzato le settimane dell’ottobre scorso, visto che la raccolta è avvenuta solo nella prima decade di novembre. Le uve, provenienti da vigneti che vanno ben oltre i 300 metri di altitudine, hanno subito una breve macerazione a freddo e successiva pressatura soffice. La fermentazione è durata circa tre settimane, ad una temperatura controllata tra i 16° e i 17° C.
Il vino? Alla vista il giallo paglierino è bello carico, si avvertono belle invasioni dorate. Al naso è esplosivo: piacevolmente fruttato (tanta, ma tanta mela e bell’agrumato di pompelmo) e floreale. Ma è in bocca che le sensazioni si avvertono con estremo piacere. L’ingresso è fresco, verticale, quasi snello ma con tanta energia che immediatamente dopo esplode con un volto piacevolmente dolce capace di avvolgere l’intero palato. Un vino di bell’equilibrio, di buona struttura alcolica e una spalla sapida che richiama continuamente la beva. Un’esplosione intensa e lunga, persistente.
Questa scheda è di Pasquale Carlo
Sede a Torrecuso via Defenze, 4 – Telefono e fax 0824 874068 – www.ilpoggiovini.it – info@ilpoggiovini.it – enologo Alessandro Mancini – bottiglie 150.000 – ettari 14 (9 di proprietà e 5 in fitto) – vitigni: aglianico, falanghina, fiano, greco, coda di volpe
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