Il Sole 24 Ore: Irpinia e Sannio ultime per appeal turistico in Italia! Ma come si spendono i soldi pubblici?

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

Mentre le deludenti lobby politiche locali del Sannio e dell’Irpinia sono impegnate a cercare tutti i cavilli per evitare la fusione e salvare le loro carriere pagate con i soldi pubblici, oggi il Sole 24Ore pubblica l’annuale report sulla Qualità della Vita delle province italiane di cui vi stanno inondando le tv e i siti e che domani troverete sulle pagine dei quotidiani.

Benché ciuccio in matematica, ho sempre avuto una forte passione statistica e sono andato a spulciare il supplemento. Cosa scopro? Questo: che in fondo alla graduatoria, ma proprio in fondo, ossia ultima e penultima, ci sono nell’ordine Avellino e Benevento. Con punteggi 9 e 8 (prima Bolzano 1000).

Già questo sarebbe motivo sufficiente per metterle insieme. Ma, battute a parte, mi sono venuti in mente i milioni e milioni spesi in promozione turistica nello scorso decennio attraverso i fondi europei. Ecco, a cosa sono serviti? Come sono stati investiti?
Chi ci ha guadagnato oltre gli studi grafici?
Quanto mi piacerebbe una indagine della Procura presso la Corte dei Conti per una verifica.
Già, perché l’Irpinia e il Sannio fanno da sole il 70% del vino in Campania e ovunque l’enoturismo è stato implementato in Italia nel’ultimo decennio.
Come è possibile che due province pulite, meravigliose e ricche di ghiottonerie di ogni sorta oltre che di vini che fanno sussultare gli esperti più scafati sono restate al palo? Come se Mennea avesse rinunciato alla finale Olimpica.
Di chi è la responsabilità? Come mai i ristoranti arrancano o stanno chiudendo?
Vogliamo andare a rileggerci i discorsi pomposi fatti in occasione dell’Enoteca regionale nel corso di una megainaugurazione pre-elettorale nel corso della quale furono spesi centinaia di migliaia di euro? Parliamo di soli tre anni fa.
Ma soprattutto: gli enti pubblici stanno andando in una direzione corretta rispetto al passato o, dove possono, purtroppo perseguono l’antica strada dei finanziamenti a pioggia con i quali si scarrozzano una decina di giornalisti a destra e manca,  pensando di aver fatto promozione turistica gestendo fondi solo con criteri discrezionali?
E’ ancora tollerabile tutto questo in un momento in cui quasi non ci sono i soldi per pagare gli stipendi?
Per noi no. E chiederemo conto a quegli impiegati e funzionari che gestiscono sottopotere finanziario di dare conto, com’è nostro diritto di cittadini vessati da tasse, Equitalia e Autovelox.


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