Il vino perfetto? E’ fuorilegge!

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

Riporto volentieri l’intervento integrale letto da Manuela Piancastelli, titolare con il marito Peppe Mancini di Terre del Principe, al termine della conferenza stampa di Vitigno Italia svoltasi con l’assessore regionale a Palazzo Santa Lucia. Quando si parla del Sud difficile, dei motivi per cui tante cose non vanno come dovrebbero, si pensa a chissà quali grandi ostacoli da superare: in realtà il punto è che basterebbe essere seri nei piccoli gesti quotidiani per incidere positivamente nella realtà. Il fatto è incredibile nella sua banalità sconcertante: il vino premiato e ipercitato in Italia e nel mondo è fuorilegge per colpa dei ritardi burocratici. Chi lo spiega ad un buyer straniero che nel nostro paese avere una multa dalla repressione frodi non significa aver adulterato il prodotto, non significa essere un imbroglione, ma solo vittima sacrificale di un sistema dove spesso chi ci lavora esercita il privilegio discrezionale della scelta invece di sentirsi al servizio del cittadino che con le proprie tasse, gli paga lo stipendio? Se chi lavora onestamente è perseguitato dalla burocrazia perchè meravigliarsi della spazzatura per strada e della forza della camorra?

GENTILI SIGNORI,
RINGRAZIO VITIGNO ITALIA PER AVER PREMIATO COME “VINO PERFETTO” LE NOSTRE SEROLE PALLAGRELLO BIANCO.
E’ IMPORTANTE CHE IL RUOLO FONDAMENTALE DEI VITIGNI AUTOCTONI SIA SOTTOLINEATO DA UN SALONE CHE PUNTA SULLE DIFFERENZE

E RINGRAZIO ANCHE LA REGIONE CAMPANIA PER AVERCI CHIAMATO A RAPPRESENTARE L’ECCELLENZA DELLA FILIERA ENOGASTRONOMICA IN UN IMPORTANTE CONVEGNO ALLA FACOLTA’ DI ECONOMIA E COMMERCIO, A MARZO 2008. E DI AVERCI PREMIATO – INSIEME COL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE – COME BENEMERITI DELL’AGRICOLTURA, COL CANGRANDE DELLA SCALA, PER LA RISCOPERTA DEL PALLAGRELLO E DEL CASAVECCHIA.

MA TUTTI VOI AVETE PREMIATO UN VINO ABUSIVO!

CHI CONOSCE LA STORIA DEL PALLAGRELLO, SA CHE QUESTA E’ INDISSOLUBILMENTE LEGATA A NOI, A MIO MARITO PEPPE MANCINI IN PARTICOLARE. EPPURE IERI SIAMO STATI OGGETTO DI UNA PESANTE SANZIONE AMMINISTRATIVA ADDIRITTURA DA PARTE DELLA REPRESSIONE FRODI PERCHE’ USIAMO LA PAROLA PALLAGRELLO SULL’ETICHETTA DEI NOSTRI VINI. PERCHE’ DOVREMMO SCRIVERE GENERICAMENTE BIANCO IGT O ROSSO IGT TERRE DEL V.
E LA TUTELA DEL CONSUMATORE? SI PARLA TANTO DI TRASPARENZA MA CHI LA PRATICA E’ PUNITO
LA REALTA’ E’ CHE LA REGIONE CAMPANIA IN 4 ANNI NON SI E’ ATTIVATA PER MODIFICARE IL DISCIPLINARE IGT TERRE DEL VOLTURNO PER CONSENTIRE L’USO IN ETICHETTA DEL NOME DEL VITIGNO.

LA SPIEGAZIONE ASSURDA ERA CHE, POICHE’ ERA IN CORSO DI ESAME IL DISCIPLINARE DELLA DOC DEL PALLAGRELLO, ERA SUPERFLUO MODIFICARE QUELLO DELL’IGT
DUE ANNI FA UN COMITATO DI PRODUTTORI, STANCO DI ASPETTARE I TEMPI DELLA BUROCRAZIA, VISTO CHE NEL FRATTEMPO LA DOC ERA FERMA, SI E’ ATTIVATO PER APPORTARE LA MODIFICA ALL’IGT.
MODIFICA ALLA FINE OTTENUTA, SOLO POCHE SETTIMANE FA, QUANDO AL MINISTERO E’ STATA APPROVATA DEFINITIVAMENTE LA MODIFICA DEL DISCIPLINARE CHE CONSENTIVA AL PALLAGRELLO DI APPARIRE IN ETICHETTA.

SULLA PROSSIMA G.U. SARA’ PUBBLICATA TALE MODIFICA.
NELLE MORE E’ PIOMBATA LA REPRESSIONE FRODI
UN EPISODIO VERGOGNOSO E GRAVISSIMO NON TANTO PER NOI MA PER UNA REGIONE CAMPANIA CHE DICE DI PUNTARE SUI VITIGNI AUTOCTONI E CHE FA DELLA DIVERSITA’ LA PROPRIA CARTA VINCENTE SUI MERCATI INTERNAZIONALI.
NON SI TRATTA SOLO DI UNA RESPONSABILITA’ BUROCRATICO AMMINISTRATIVA MA DI UNA GRAVISSIMA COLPA POLITICA E MORALE TENUTO CONTO CHE SE OGGI SI PARLA DI QUESTA ZONA DELLA CAMPANIA E DI CASERTA LO SI DEVE ESCLUSIVAMENTE ALLA NOSTRA RISCOPERTA DI QUESTI VITIGNI E AL NOSTRO IMPEGNO IMPRENDITORIALE SU CUI SONO STATI SPESI FIUMI DI INCHIOSTRO DA PARTE DELLA STAMPA DI TUTTO IL MONDO

QUESTA MIA E’ UNA DENUNCIA PRECISA, ANZI UN’AUTODENUNCIA PERCHE’ PEPPE ED IO VOGLIAMO ESSERE MULTATI PER TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO FATTO FINORA PER IL PALLAGRELLO E PER LA CAMPANIA AVENDO USATO SIN DAL 1997 IL NOME PALLAGRELLO SULLE BOTTIGLIE E AVENDO DEDICATO – COME TUTTI SAPETE – A QUESTO PROGETTO LE NOSTRE VITE.

Manuela Piancastelli

www.terredelprincipe.com


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