di Leo Ciomei
In queste ultime settimane autunno-invernali di acqua e freddo mi sono “intrippato”, a parte i soliti pranzi e cene con gli enogastrosboroni toscani, con i serial televisivi, per intendersi quelli tipo Desperate Housewives, Dr. House, Boardwalk Empire, ecc.. Sono tutti prodotti anglosassoni, l’Italia riesce a produrre solo fiction di scarsa qualità.. Ma c’è un’eccezione: da qualche settimana è iniziata su Sky la seconda stagione di “Romanzo Criminale”, serie basata sull’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e sulla vera storia della Banda della Magliana, che dominò la malavita romana negli anni “80. La sceneggiatura è fatta bene, la storia regge e gli attori sono strepitosi; solo qualche inesattezza dovuta più al budget che allo script (i costi italiani sono medio-bassi, pensate che il primo episodio della serie americana Boardwalk Empire, diretto da Martin Scorsese, è costato “appena” 18 milioni di dollari !!!).
Mentre lo guardavo stavo mentalmente cercando un appiglio eno-gastronomico per poter scrivere questo pezzo su un blog che parla essenzialmente di cucina: uhm, sì, spesso durante i festini della banda si stappano bottiglie di champagne (base, no millesimati: Guardiano, perdonali) ma possiamo fare di meglio… i malavitosi, durante i loro “migliori anni” amavano frequentare i locali più alla moda di Roma ma nella fiction non potevano certo girare da Quinzi e Gabrieli, al Porto di Ripetta o al Relais Le Jardin dell’hotel Lord Byron, così un paio di scene sono state filmate in questi due locali che propongo di seguito.
La prima vi dico io dove è stata girata anche perchè è abbastanza facile. Si tratta del famoso Fungo dell’EUR, il ristorante al 14° piano, di recente riaperto con chef Stefano Galbiati, ex Sans Souci e Rosetta.
La seconda, molto più difficile, per me è buio pesto: qualche romano riesce a capire di quale ristorante si tratta ? e, soprattutto, che ci fareste con quell’elefante pinnato offerto al Dandi ?
P.S. Magari, nonostante la bellezza di questo serial, avrei comunque fatto a meno di mettere in vendita queste magliette, eh !
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