
Il gioco di parole sull’etichetta è ben spiegato a voce da Luigi Tecce: c’è un modo più chiaro e semplice per poter dichiarare di essere l’autore di un vino? Fuori dunque dalla denominazione ecco un rosso capolavoro affidato alla incredibile sensibilità di questo viticultore che guarda con forte criticità ai vini convenzionali ed è però insofferente alla definizione di “vino naturale”. Coniamo un termine più complesso, «vino culturale», come espressione completa della sinergia fra natura e uomo. Sbolinati i 50 anni, Luigi è nel pieno della sua maturità espressiva con le 1250 bottiglie di questo aglianico 2021 straordinario, assolutamente bevibile, ricco di energia, lavorato fra legni grandi e piccoli e con una parte in acciaio, pensato per esprimere nella sua assoluta potenza il frutto antico del sapere dei contadini di Paternopoli. Un vino di libertà e di cultura, perché non ci può essere l’una senza l’altra. Imperdibile.
PATERNOPOLI (AV)
Via Trinità, 6
Tel. 349 295 7565
Uve coltivate: coda di volpe rosa, aglianico
Prezzo in uscita
circa 100 euro
Dai un'occhiata anche a:
- Cinque Greco di Tufo di nuove annate di Cantine Di Marzo 1647
- Aminea Winery a Castelvetere sul Calore in Irpinia
- Cantina Catena a Montefalcione
- Taurasi 2015 docg Riserva, Di Meo
- FIano di Avellino 2012 docg Clelia Romano in Magnum
- Cantina Di Marzo a Tufo, alle origini del Greco di Tufo e i nuovi cru di Vincenzo Mercurio
- Coda di Volpe Sama 2024 Antonio Molettieri
- Taurasi 2020 Docg in Magnum, Tenuta De Gregorio