Il segreto di Pipero? Cucinare per i clienti ed aver trovato l’equiibrio perfetto tra le “frociate” e piatti di autentica sostanza.
Alessandro Pipero e Luciano Monosilio sono i Batman e Robin della ristorazione romana, nel nuovo locale Pipero a Corso Vittorio Emanuele si vive una esperienza completa e non bisogna essere necessariamente un gourmet da laboratorio per godere alla grande. Anzi, la tecnica è sempre subordinata al sapore e non è semplice ostentazione narcisistica.
Ricorderete grandi piatti pop, tra cui la carbonara a peso che ha ingabbiato i nostri come un 45 giri di successo di Gianni Morandi negli anni ’60.
L’altro giorno ero a colazione con una coppia di amici e tra i piatti di sostanza ecco questa bella cotoletta alla milanese servita però alta e con tre salse di accompagnamento (barbecue, bagnetto verde, tartara) e sale Maldon. E nel piatto perfetto pure le patate intere al forno con un po’ di erba rinfrescante e, perché no, uno spicchio di limone come si usava un tempo con ogni tipo di frittura.
Alè, grande piatto, che non cancella dalla nostra memoria la spettacolare “Recchia di Elefante” dei Cerea Bros, ma che ci fa dire con grande semplicità: questa è ristorazione!
Dai un'occhiata anche a:
- Il Noma 3.0diventa burger bar: Renè Redzepi all’insegna della semplicità ci mette anche il gelato
- Dieci dolci d’autore da provare per Natale
- Sei di destra o di sinistra? Lo capisco dalla lingua
- La Catasta e il biglietto da visita del Parco Nazionale del Pollino
- L’insalata di Ernesto Iaccarino: la modernità è il futuro passato!
- Guida | Sette giovani cucine per mangiare il futuro al Sud
- La Tradizione incontra il Giappone: Saké
- Cosa mangiare a Napoli? La Genovese della Locanda del Cerriglio dove la felicità costa 8 euro