di Emanuela Sorrentino
L’ormai leggendaria “pizzetta” di Moccia ha trovato casa a Spaccanapoli. E poi i dolci classici partenopei, quelli delle feste e la rosticceria. Da un mese e mezzo ha aperto in via Benedetto Croce a Napoli, nel cuore del centro storico, Moccia.
Moccia Spaccanapoli propone i prodotti che hanno reso celebre Moccia in Italia e nel mondo: dalla “pizzetta” ai dolci della tradizione napoletana e le particolarità di stagione, come il dolce di San Valentino, la Meringa panna e fragoline. Delicata nel gusto, raffinatissima nella composizione. Questa celebre preparazione della storica pasticceria napoletana combina la croccantezza dei gusci di meringa con la dolce morbidezza della panna e le note pungenti delle fragoline di bosco. Il delicato impasto di albumi d’uovo montati a neve e zucchero dà forma a due dischi sovrapposti che abbracciano panna e fragoline di bosco: una metafora perfetta delle relazioni amorose.
E se si pensa che questo dolce è stato realizzato per la prima volta intorno al 1700 dal pasticcere svizzero Gasparini (di origini italiane) per conquistare il cuore della principessa Maria, promessa sposa del re Luigi XV, è facile capire il motivo per cui la Meringa panna e fragoline è diventato il dolce dell’amore per antonomasia.
L’apertura di Moccia Spaccanapoli segue quella di Moccia Capodichino presso l’Aeroporto Internazionale e rientra nel progetto di sviluppo del brand di ACento Spa, la holding che ha acquisito il marchio Moccia nel 2016. Anche nel negozio di Spaccanapoli lavorano le maestranze storiche di Moccia, in gran parte assorbite dalla nuova proprietà. Il progetto di A Cento Spa è infatti nel solco della continuità: rilanciare con nuovi investimenti l’insegna storica, valorizzare il capitale umano e conservare i valori di tradizione e identità del brand. Per ciascun dolce, i pasticcieri e i banconisti storici hanno aneddoti da raccontare sui tanti viaggiatori e napoletani illustri che negli anni hanno scelto le preparazioni di Moccia: da Libero Bovio a Benedetto Croce, Nino Taranto e Massimo Ranieri.
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