
Dopo Gino Sorbillo da Mara Venier arriva Gennaro Esposito. Una occasione per discutere di sicurezza dopo la riapertura dei ristoranti e per dare una tipica ricetta campana le cui origini risalgono sicuramente alla tradizione dei monzu: il gaetau (gattò) di patate in diversi varianti: con salsiccia fresca, mortadella, prosciutto cotto oppure con i friarielli.
Partiamo dagli ingredienti
Lessiate le patate e le passiamo al passaverdure.
Conditele con burro, sale, pepe e parmigiano.
Mescolate e aggiungete anche le uova con il tuorlo e solo un po’ di albume.
Se la massa è troppo dura mettete un po’ di latte (qualche cucchiaio).
Rivestite una teglia con del burro e pane grattugiato e mettiamo il primo strato di patate.
Gli strati devono essere al massimo 2 con il ripieno all’interno.
Per il ripieno potete scegliere tra o salsiccia, mortadella, salame, friarielli o prosciutto cotto.
Non mettetene troppo e aggiungete il fiordilatte.
Ricoprite con un secondo strato di patate, ungete la mano con l’olio extravergine d’oliva e date una ripassata come volessimo modellare il tutto.
Mettete pezzettini di burro qua e là e poi parmigiano e pangratatto per creare una crosta croccante.
Infornate a 170° gradi per circa mezz’ora
Fatelo riposare per almeno una decina di minuti.
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