Consulenze d’oro e sponsor per gli chef famosi, ma il lavoro nero nei ristoranti può anche essere una piaga

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

cameriere lavoro nero

 

di Marco Contursi

Ma in Italia si conosce il valore del lavoro, o molti imprenditori, in primis nella ristorazione, pensano che non debba essere retribuito adeguatamente?

Lo spunto di questa riflessione viene da una intervista di Camelio al blog di Visintin, Mangiare a Milano ripreso con successo da Scatti di Gusto e da un pezzo su questo blog in cui veniva riportato l’annuncio di ricerca di personale un ristorante stellato, con questi requisiti: diploma, bella presenza, lingua inglese, manualità, disponibilità, gentilezza e voglia di lavorare. In cambio si offriva: 1 mese di prova, 1 anno tirocinio, eventuale assunzione part time. Cioè, dopo 1 anno, vedi 5-600 euro al mese, con un contratto part time.

Uno schifo.

E giustamente, nei commenti alcuni hanno protestato verso questa richiesta.

Purtroppo non è assolutamente isolata e il fatto che venga fatta pubblica denota che venga ritenuta normale.

Parlando in giro ecco altri esempi che per me sono assurdi ma per chi li ha fatti, non sono tali:

Questi alcuni esempi, nel settore della ristorazione, ma potrei farne in ogni settore. Basti questo: amico avvocato di 43 anni che si sente offrire da un collega 10 euro al giorno per sostituirlo stabilmente in alcune udienze distanti 30 km da casa sua. E di fronte al diniego sdegnato aggiungeva un pacco di taralli per convincerlo.

Sembra assurdo, ma è tutto maledettamente vero.

Alcune considerazioni:

Fenomeno sicuramente riscontrabile ovunque in Italia, ma con maggiore incidenza in Campania, in quanto di situazioni simili nel resto d’Italia ne ho conosciute ben poche.

Eppure qualsiasi imprenditore “vero” dovrebbe sapere che:

Un’ultima cosa…..tra “i 4 peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio”, sapete cosa troviamo? “L’ingiustizia verso il salariato”, e sono detti tali, perché la loro iniquità è così grave e manifesta che provoca Dio a punirli con più severi castighi.

La prossima volta prima di mettere 5 euro e un pacco di taralli in mano a un dipendente, io ci penserei bene….

In ogni caso credo se ne parlerà nella prossima puntata  di Report perché il problema non riguarda solo i ristoranti sconosciuti, ma anche quelli noti. Molto noti…..


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