di Giuseppe Molaro, chef e patron di Contaminazioni
Ci risiamo. La Campania è di nuovo zona arancione. Ci impediranno nuovamente di lavorare. Io sono veramente stanco, afflitto e disgustato. E come me la maggior parte dei ristoratori. Stanchi di essere considerati gli unici untori : con la zona arancione non cambia nulla per nessuno, chiudiamo solo noi.
Afflitti perché con questo sistema di cambi repentini quel minimo di pianificazione che stavamo riuscendo ad organizzare va totalmente a puttane : reintegro del personale dalla cassa integrazione , spese di materie deperibili che andranno direttamente nella spazzatura, costi di gestione implementati da tutte queste diavolerie che avete preteso per stare aperti sono regolarmente da pagare ma, di venerdì, dobbiamo scoprire che le prenotazioni fatte per domenica sono da annullare.
Voi siete pazzi.
Ah, dimenticavo …
Disgustati perché tutto questo sembra normale alla nostra classe dirigente, che ci ha letteralmente lasciato con le pezze al sedere abbandonando soprattutto chi, come noi, si è trovato più esposto di tutti : aprire un’attività alla vigilia di un’ecatombe e non rientrare fra gli aventi diritto ai ristori perché qualche burocrate col culo al caldo semplicemente non ha pensato a questa eventualità. Così ci troviamo ad assistere alla surreale situazione che chi sta aperto ed ha guadagnato per una vita viene aiutato mentre chi ha appena messo tutto quello che aveva (e non) in una nuova attività viene abbandonato a se stesso , obbligato a non lavorare senza ricevere un centesimo.
Lo ripeto, voi siete pazzi.
E io sono stato più pazzo di voi a tornare in un paese morto governato da dilettanti allo sbaraglio…
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