Singolare è l’etimo di scammaro.
E’ il contrario di cammarare.
Ce lo spiega Vittorio Imbriani a commento di un canto antico napoletano:
“Santo Nicola a la taverna jeva.
Era la vigilia e non sse cammerava.
Disse a lu tavernaro: “Tu che tiene?
Ca l’ora è tarda e volimmo mangiare.”
Cammera e scammera: di grasso e di magro; cammerià, mangiar di grasso; perché i monaci, quando per infermità erano esentati dal mangiar di magro ne’ giorni prescritti, mangiavano soli in camera loro.”
a cura di Tommaso Esposito
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