Lo spumante Chacra Blu di Giovani Aiello per una estate pugliese briosa con qualità

Pubblicato in: I vini da non perdere
Aiello

di Andrea De Palma

Non mi stancherò mai di dirlo che la Puglia ha territori vocati per la produzione di vini bianchi, ha da sempre vitigni atti a produrre vini bianchi, non è più solo una regione di rossi e, soprattutto sta emergendo da anni una categoria di giovani enologi bravissimi che sanno come produrre vini bianchi.

Giovanni Aiello è uno di loro e oltre ad essere un enologo capace è anche un produttore e soprattutto sta facendo un lavoro di recupero di vigne e vigneti antichi nel territorio più adatto al vino bianco.

La zona di produzione è chiamata “Canale di Pirro” alle pendici della Valle d’Itria un’ampia depressione carsica nel cuore della murgia dei Trulli. I suoli sono compresi tra i 300 e i 400 m.l.s tra i comuni di Alberobello e il territorio di Castellaneta Grotte.

Il terreno è argilloso-calcareo ricco di scheletro e le vigne affondano le loro radici nella pietra viva per dei vini freschi, sapidi e ricchi di struttura.

Tre i vitigni utilizzati la classica Verdeca e i ritrovati Maruggio e Maresco, ma tanti altri aspettano di essere riportati in auge.

Le tecniche di vinificazioni sposano sempre la tecnologia senza mai allontanarsi dalla tradizione.

Oggi voglio parlarvi dello spumante da uve Verdeca, Maruggio e Maresco, ricco di salinità e note acide con frutto da subito in evidenza, rifrescato dalle erbe mediterranee.

La Verdeca è ricca di note di fiori bianchi e gli altri due vitigni donano struttura e acidità che qui non manca.

Dopo la classica vinificazione in bianco il vino resta sulle fecce fine fino a febbraio mese in cui incontra la sua “liquer de tirage” e conseguente presa di spuma per dodici mesi.

A differenza degli altri spumanti qui il vino non viene sboccato e al momento della stappatura vi ritroverete un vino leggermente velato: questo è la particolarità che vi regalerà dei sapori più autentici.

Fresco nei profumi con lievi note di lievito ben assorbiti dal frutto e dai fiori bianchi; molto bella la bolla non invadente al primo sorso: lo possiamo definire un “satèn” con un esordio freschissimo quasi mentolato. Il finale si accompagna a note saline e minerali che sommate alla notevole acidità regalano piacevoli sensazioni.

Basta con i prosecchini e beviamo pugliese. Grazie

 

Giovanni Aiello – Enologo per amore

Via Conversano 98

70013 Castellana Grotte  BA

Cell: 349 6376195

www.giovanniaiello.itenologoperamore@gmail.com

 


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