Venti pizzerie napoletane imperdibili per il Maggio di Napoli

Pubblicato in: La Pizza e basta
una vista di Napoli

Siete a Napoli per il Maggio dei Monumenti, per Wine and City, semplicemente perché è la città più bella da vedere in questo mese, state girando girando per chiese, botteghe, palazzi nobiliari.

Ma la domanda alla fine è sempre la stessa: dove mangiare la pizza?
Vi proponiamo una piccola guida centrata sui luoghi più frequentati dai turisti e dai visitatori oltre che dai pendolari (con l’eccezione di Enzo Coccia). Una sorta di educazione sentimentale della pizza al termine della quale ne saprete sicuramente di più.

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NEL CUORE DEL CENTRO STORICO
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Di Matteo

Di Matteo è un po’ “La madre di tutte le pizzerie”. Margherita classica imperdibile, soprattutto una fritattina di maccheroni al top perché fatta con il classico ragù bianco e non offuscata dal formaggio come purtroppo ormai si torva dappertutto.

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Da Michele

Da Michele è l’altra anima della pizza napoletana. Quella popolare. I puristi storcono il naso per l’olio di semi, ma l’impasto dei Condurro ha inciso sullo stile di quasi tutti i pizzaioli napoletani classici.

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Sorbillo

Radici antiche ma cuore mediatico. Il primo a capire che Napoli va venduta fuori Napoli e che è necessario l’aggancio con il 2.0 e i social. Pizza a ruota di carro a 3,5 euro. File interminabili e servizio di fuoco indimenticabile.

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La figlia del Presidente

Occhi magnetici, il culto del padre Ernesto, Maria è la figura femminile più forte nel mondo della pizza napoletana. Anima e passione. Il Decumano imperdibile.

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Da Attilio

La Pignasecca è il mercato più bello d’Italia insieme a quello di Palermo. La famiglia Bacchetti è un presidio storico, crocchettone con patate gigante anti Mcd, pizza essenziale di buona qualità e ottimo impasto.

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Al 22

Altra grande tradizione di quartiere. Giovanni Improta è molto amato dai napoletani e totalmente sconosciuto dal 2.0. Ma la sua è una pizza sincera, imperdibile, popolare.

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Starita

Primo manager della pizza con l’apertura a New York, la Bibbia del settore: a Materdei è passato il mondo. Pizza tradizionale e tante variazioni spettacolari.

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VICINO LA STAZIONE
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Carmnella

Vincenzino ha da poco rinnovato il locale. Ci voleva? Non ci voleva? Sicuramente sì, anche perché la sua è rimasta una pizza efficace, buona, seguita con amore nell’impasto e con attenzione nei condimenti. Sui raggiunge a piedi da piazza Garibaldi.

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La Masardona

Il regno della pizza fritta in tutte le sue declinazioni possibili. Un must che ha contribuito a rilanciare un segmento senza compromessi in questi ultimi due anni. Imperdibile: non potete dire che siete stati a Napoli se non siete passati da qui.

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Pellone

Ancora vicino alla Stazione, la “Pellonata” è la grande pizza a ruota di carro preceduta da fritti e sfizi. Sempre fila, aperta a tutte le ore. Fuori dai circuiti turistici.

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SUL LUNGOMARE
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Lievito Madre al Mare

Un format che dopo l’iniziale periodo di rodaggio si conferma valido e buonissimo. Un piacere stare seduti a trovare il sapore dei Tribunali sul Lungomare più bello del mondo. I prezzi sono diversi, ma tra vini e birra ci si può divertire.

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Rossopomodoro

Qui il resident è Davide Civitiello, campione del mondo, ancora poco conosciuto fuori dall’ambiente ma molto stimato. Il suo impasto è sottile come un’ostia, la qualità dei prodotti è elevata. Un rifugio sicuro sul Lungomare.

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DI TENDENZA
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La Notizia

Se siete appassionati della pizza non potete prescindere da Enzo Coccia, pizzaiolo di tradizione familiare che però non si è accontentato e ha provato a crescere imponendo per primo discorsi sulla qualità. Forse il primo moto della pizza verso la modernità, il primo passo in avanti di un prodotto che si stava lasciando andare. Imperdibili i suoi due locali a via Caravaggio.

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50 Kalò

C’è sempre fila in questa pizzeria nuova. La sua pizza parte dall’impasto, le sue creazioni hanno fatto scuola. Ciro Salvo ha dato un buono scossore in questa zona della città e bisogna venire qui per capire le nuove tendenze sull’impasto e sui condimenti.

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QUANDO ENTRATE O QUANDO USCITE IN AUTO
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Guglielmo Vuolo a Eccellenze Campane

Problemi di parcheggio? Siete terrorizzati dal traffico napoletano? Niente paura, Eccellenze Campane è il posto che fa per voi. Qui c’è Guglielmo Vuolo che vi coccola a bocca di forno. Servizio rapido, buone le sue marinare che a me fanno impazzire.

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LA SANITA’
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Concettina ai Tre Santi

‘O Guaglione della Sanità ha rifatto il look al locale, messo un forno in più. Lui è il re del fritto, imperdibile e ogni tanto caccia qualche bella novità, come la pizza al limone dello scorso anno.

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VOMERO
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Gorizia

La pizza dei vomeresi, una città nella città. Ed è per questo che rimandiamo alla guida delle pizzerie del Vomero di Dora Sorrentino.

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FUORIGROTTA
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Add’ò Guaglione

Pizzeria di quartiere, quando andate a vedere la partita del Napoli è un riferimento sicuro perché non lontano dallo stadio. Nata degli anni ’70, ai forni padre e figlio, pizzaioli della Verace

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POSILLIPO
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Solo Pizza

Il giovane pizzaiolo ha portato la pizza a Posillipo, altro quartiere a se stante rispetto alla città. Ma se state da queste parti, magari ospiti di un amico, questa è la pizzeria da cercare.

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CHIAJA

Da Umberto

Cuore della città, cento anni di storia. La famigliaDi porzio ha visto passar eil mondo da qui. Ristorante ma anche pizzeria, pizzeria ma anche ristorante. A colpo sicuro.

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Ogni napoletano ha la sua pizzeria del cuore. Ne abbiamo dimenticate sicuramente tante, ma di una cosa siamo certi: se le provate tutte e venti avrete una idea precisa di cosa sia la pizza per questa città e capirete perché McDonald’s e Report hanno offeso qualcosa di cui tutto il popolo napoletano va giustamente orgoglioso: una tradizione così forte che è l’unica che l’Italia riesce ad esportare in tutto il mondo.


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