La morte di Alfonso Pepe: le bellissime parole nell’ultimo saluto della famiglia. Noi ci fermiamo per un giorno in segno di lutto e di rispetto per un grande

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Alfonso Pepe

Alfonso Pepe è morto. Il cordoglio per questo fuoriclasse della pasticceria italiana è stato unanime. Sulla sua pagina Facebook è apparso il saluto ufficiale della famiglia.
Per noi Alfonso Pepe è stato un gigante. Ma è stato anche un uomo dolce, genuino, sempre disponibile con tutti. Mentre tanti cercano elementi esotici per fare i fighi lui ha riscoperto i gioielli della sua terra dettando i temi più moderni.
Noi siamo toccati a livello personale da questa scomparsa. Come è avvenuto per altre figure storiche dell’enogastronomia meridionale e italiana, sospendiamo per un giorno le pubblicazioni in segno di lutto.
In questa vita forsennata, sentiamo il bisogno di silenzio, di raccoglierci attorno alla famiglia, alla moglie e ai figli che hanno perso un marito e un padre così giovane.
Abbiamo il bisogno interiore di fermarci perché come hanno detto in tanti, oggi veramente siamo più soli.
Con lui abbiamo scritto alcune delle pagine più belle degli ultimi dieci fantastici anni. Da lui non abbiamo mai sentito una critica a un collega: sapeva stare in squadra, sapeva stare in rete. La lievitazione era la sua passione, ora è lui, leggero, libero dal male che lo ha sconfitto, a vivere il mistero della morte mentre noi non possiamo che piangerlo e ricordarlo  finchè vivremo.

Ecco l’addio dei familiari e dei collaboratori
Siamo sconvolti, frastornati, amareggiati, col cuore a pezzi.

Alfonso, il nostro Maestro, ha perso la sua battaglia contro una brutta malattia con la quale ha convissuto e combattuto, senza esclusione di colpi e con la positività che lo contraddistingueva, per lungo tempo.

Oggi l’Italia e la gastronomia perdono uno dei suoi massimi rappresentanti, un vero professionista che con il suo lavoro ha rivoluzionato il mondo della pasticceria e dei lievitati raccogliendo successi, approvazione e soddisfazioni in giro per il mondo.

Non solo un grande professionista, ma prima di tutto un uomo disponibile, altruista e sorridente, dal cuore buono, pronto a correggere, ad insegnare e a perdonare.

Un padre affettuoso e generoso come sanno essere solo quelli che sono partiti dal nulla, in una pasticceria di una zona periferica di Sant’Egidio dove si producevano solo sfogliatelle ricce e frolle, ed hanno avuto la capacità e l’inventiva per affermarsi in una società sempre più ipercompetitiva e scalare le vette della pasticceria mondiale.

Di sicuro il Re indiscusso del panettone, del lievito madre, della lunga lievitazione, degli ingredienti naturali, degli agrumi dei Monti Lattari, dell’albicocca varietà “Pellecchiella” del Vesuvio, dei fichi bianchi del Cilento, della trasparenza in etichetta, del ricerca, della perfezione, dell’innovazione, della salubrità delle sue creazioni e di un prodotto realizzato esclusivamente con materie prime 100% italiane.

Perdiamo un lavoratore instancabile, che ha creato qualcosa che non c’era e che ha contribuito a sviluppare un pezzo di economia e occupazione in una zona notoriamente difficile dal punto di vista lavorativo.

Un abbraccio alla sig.ra Teresa e ai figli Maria e Francesco.

Ciao Maestro, ci impegneremo per mantenere sempre alto il nome del tuo laboratorio e della tua filosofia.

Ci mancherai…ti vogliamo bene!

Per tutti coloro che hanno intenzione di dare un ultimo saluto al Maestro Alfonso Pepe, il corteo funebre si muoverà il 6 febbraio 2020 da casa sua a partire dalle 15.30, e proseguirà nella Basilica di Sant’Alfonso Maria dè Liguori, in piazza Sant’Alfonso a Pagani (Sa).

La famiglia Pepe ringrazia.

La vita di Alfonso Pepe dagli inizi con zio Gaetano ad oggi.


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