Secondo me due vini portano l’uomo vicino al cielo: lo Champagne e il Moscato. In questo caso parliamo di una cantina storica della Calabria, presente sin dalla prima guida dei vini del Gambero Rosso-Slow Food, che ha avuto il merito di dare dignità e preservare, anche grazie al presidio, il primo sul vino, un metodo assolutamente arcaico e prezioso, quello del Moscato di Saracena.
Il consumo di vini dolci in Italia è poco diffuso, ma le feste, tra roccocò, mustacciuoli, struffoli, pastiere, panettoni e pandoro sono i momenti adatti.
Ed è questo un bicchiere che si stacca decisamente dalla banalità del dolce sin dal naso dove si alternano, camomilla, zafferano, note balsamiche, origano, miele, nota fumè.
Al palato riveva una forza insospettata, una vitalità incredibile grazie alla integrità e alla freschezza che incalza e domina la beva in modo appagante e quasi dissetante.
Vino dolce, è meno dolce di qualsiasi dolce, perciò regala una sensazione di pulizia. La chiusura infatti non è stucchevole ma amara.
Sicuramente i vini dolci aromatici guadagnano con il passare degli anni. Noi ne abbiamo aspettati sei, ma potevenano essere molto di più
Ricordate, Moscato di saracena, cantine Viola. Uscita Castrovillari appena entrati in Calabria. Ne vale la pena: pazzesco e potente.
Via Roma, 18. Tel.0981.349099. www.cantineviola.it. Ettari: 4 di proprietà. Bottiglie. 12mila.
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