Napoli, Fila fuori dalla pizzeria? Coccia riceve il contrassegno della App

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di Monica Piscitelli

Son due sabati consecutivi che mi ostino ad andare con un piccolo gruppo di amici in pizzeria sfidando la ressa. Prendo le misure alla crisi.

Via Tribunali (a buon  titolo La Via della Pizza), la settimana scorsa, alle 20,45, era un’unica grande coda. L’ho percorsa tutta osservando le fila. Si inizia con Dal Presidente, si prosegue con Di Matteo, I Decumani, Gigi e Antonio Sorbillo (più accessibile) per finire con Gino Sorbillo. Anche i fratelli Vesi si difendono.


Intorno a queste pizzerie si è creato un simpatico indotto notturno che rende redditizio per molti esercizi delle vicinanze rimare aperti anche oltre il loro consueto orario.

Inevitabilmente si appostano gli ambulanti con i calzini o gli ombrelli, gli zingari con i cornetti di fattura cinese. Ma nel compenso l’animazione che si impossessa lentamente del centro storico tiene lontani mali peggiori.  Si gira in sicurezza.
Fino a notte inoltrata, i bar tengono in piedi le persone a dosi massicce di caffè o le addolciscono con i babà, la vecchia acquafrescaia fa l’extra lavoro con le spremute d’arancia e i soft drinks, la piccola gastronomia rifila qualche birra e l’enoteca mesce il vino a chi vuol riscaldarsi con un goccio. Infine anche la trattoria, il bar, la pizzeria meno accorsata ci va a guadagnare quando, gettata la spugna, qualcuno abbandona la fila e ripiega sulla seconda scelta.

E a Via Caravaggio? Ecco una delle innumerevoli differenze tra i locali del centro storico di Napoli, dove storicamente i pizzaioli hanno vissuto della copiosa affluenza, e quelli fuori mano dove occorre guadagnarseli uno ad uno, i clienti.

Chi arriva a Via Caravaggio, dicevo, non ha scampo. Si arriva di solito, in questa strada tortuosa e anonima che discende verso i campi ardenti, solo per una ragione, la sera: la pizza di Enzo Coccia. Alternativa, in ogni senso possibile del termine, non ce n’è.

Per lunghe mezz’ore,  l’unica cosa che si ha di fronte al sabato è la porta chiusa dalla quale di tanto in tanto esce proprio lui, Enzo, per regalare un sorriso, aggiornare sulla situazione, o far entrare o uscire qualcuno.

Ieri sera l’ho guardata per un pò la porta e ho contato gli adesivi delle guide nelle quali, di edizione in edizione, è recensito. Ho sorriso pensando a quel che poco dopo avrei fatto. Poi la porta si è aperta e Enzo ha mollato agli astanti qualche piatto di pizza da assaggiare nell’attesa. Uno spicchio per uno, il buonumore è tornato e la voglia d’entrare è raddoppiata.

Lo abbiamo già raccontato che, dalla riapertura del locale riveduto e corretto che lo ha portato al successo, Coccia cura personalmente l’accoglienza potendo fidare, al banco. su un team di pizzaioli che lavora con amore sull’impasto che lui prepara come sempre all’alba.
Non fa che dirlo indicando i suoi collaboratori: “sono loro”. “Loro”, che bella parola in bocca al titolare di un’impresa! I ragazzi al banco sorridono.

Il risultato è una pizza che vola. Ieri con i Rotolini provola e melanzane, quelli ricotta cicoli e pepe, e infine quelli con fiori di zucca in mano, mi è venuta in mente una vecchia voce dei bassifondi di Napoli: “So’ caver’… E  teng caver ‘e brioche”. Con ciò assimilando la pizza alla pasta morbida e intensamente profumata delle brioche. Ugualmente con le altre pizze: il “Ripieno Sirena d’Oro”, “Enzo”, “Primizie di stagione” e “con fiori di zucca”.

Insomma: l’ultima delle verifiche sulla pizza di Coccia è superata a pieni voi. Non ci sorprende. Prima di andar via consegno al pizzaiolo, che lo attacca subito, il primo contrassegno adesivo della Applicazione per Iphone e Ipad che con questo blog ho sviluppato e che nelle prossime settimane arriverà ai pizzaioli recensiti.

Adesso quando sarete in fila fuori dalla porta di Enzo, potrete almeno giocare con il vostro smartphone e leggere cosa si scrive di lui. Tanto alternativa non c’è.

Ed ecco come la App alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania recensisce la Pizzaria La Notizia:

Top 10 Pala d’oro e Top 5 Miglior Pizza Margherita

Via Caravaggio, 94 a –Napoli – www.enzococcia.it – tel. 081.19531937 – Chiusa a  pranzo e il lunedì (solo su prenotazione martedì, mercoledì e giovedì).

Qualcosa più che una pizzeria, un luogo dove la pizza accarezza il sogno dorato dell’alta cucina senza mai compromettere la sua identità di piatto del popolo. Da quando, nel 1994, Enzo Coccia ha creato a Via Caravaggio la sua prima Notizia (il locale che dedica alla sua Tradizione, ai civici 53/55 – tel. 081.7142155), l’Arte bianca ha percorso sentieri impensabili solo qualche anno fa. In parte questo si deve proprio a pizzaioli come Enzo, uno che innova la tradizione con i migliori ingredienti e con una cura maniacale dell’impasto fatto con l’aiuto di manualità e tecnologia affinate secondo esperienza e ricerca. Il risultato è un panorama di pizze rispetto alle quali c’è l’imbarazzo della scelta per varietà e gusto. Ad accompagnarle vini e birre artigianali scelti con amore e proposte da un sommelier professionista.

vale la visita: la Margherita@, perfino proposta “in verticale”; il Ripieno “Sirena d’Oro”, la “Ciropedia” con Ricotta di Bufala Dop; i Rotolini; l’abbinamento tra Champagne e pizza, l’accoglienza di Enzo Coccia.

da non perdere: la vista sulla città da Via Tasso e Via Aniello Falcone; lo Stadio San Paolo dove si è esibito Maradona; una passeggiata al Parco Virgiliano a 5 km.

Anno fondazione: 1994 e 2010
I volti: Enzo Coccia
La pizza: @@@@
Scelta di vini: @@@
Scelta di birre: @@@
Atmosfera: @@@
Servizio: @@@
Prezzi: @@@


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