Napoli, Pizzeria Lombardi a Via Foria. La dinasty della pizza napoletana che piaceva a Benedetto Croce

Pubblicato in: Le pizzerie

di Monica Piscitelli

Ci sono pizzerie, famiglie di pizzaioli, che non necessitano di presentazioni. Quella dei Lombardi è una di queste: quattro generazioni a partire da Luigi, il fondatore, al lavoro tra il locale di Via Santa Chiara e quello di via Foria. E’ in quest’ultimo che incontro i fratelli Luigi e Ferdinando (Nando) mentre, a Via Benedetto Croce, portato avanti da Luigi Lombardi, un fratello di loro padre Enrico, sono in corso dei lavori che si spera possano restituire fulgida la stella di questo esercizio storico al quale tutti i napoletani sono affezionati.


Il locale nasce nel 1947, quando , avendo la famiglia acquistatolo e gestitolo per circa 17 anni, Enrico Lombardi decide di imprimere definitivamente il suo cognome sulla facciata marmorea ornata da quattro bei grifoni di marmo bianco (opera di un noto artigiano appartenente alla famiglia di “marmolari” storici come i Iaccarino). Nasce così, a Via Foria, il nuovo Lombardi.

La zona, tendenzialmente dedita al commercio, sembrava infatti avere buone prospettive: da un lato, all’angolo con Via Duomo, c’era l’ex mercato dei fiori e, dall’altro, verso il Museo Archeologico Nazionale, gli allora teatro San Carlino e cinema Partenope. Chiusi i battenti di questi, con l’eccezione del breve periodo di prosperità iniziato con il primo governo Bassolino, Via Foria non è mai “esplosa” pur rappresentando un importante asso viario appena fuori dalle mura antica. Nonostante ciò i fratelli Lombardi, catturando l’andirivieni dei turisti in visita al Museo nazionale e al Madre (il nuovo museo di arte contemporanea), a san Gregorio Armeno e all’Orto Botanico, oltre che allevando con pazienza una clientela selezionata, sono riusciti a costruire quella che chiamano “un’oasi di pace in un punto strano della città”. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla storia dei Lombardi.

Tutto inizia approssimativamente nel 1892 in un vicolo di un angolo del centro storico che a Napoli è chiamato “alla Pietrasanta” dall’omonima chiesa basilicale dedicata alla Vergine. Tutti i napoletani degni di questo nome identificano questo luogo per la presenza di un alto campanile in laterizio dell’XI secolo che è una delle più antiche torri campanarie d’Italia.

Il trisnonno di Luigi e Nando, Enrico con la moglie Concetta faceva le pizze fritte in strada, appena fuori della soglia di casa per sbarcare il lunario. Un bel giorno, visto che ormai aveva quattro figli e i soldi non erano sufficienti, ebbe l’idea di prendere focone (il pentolone per la frittura) e spillone (il bastoncino, uno spiedo, che i friggitori usano per girare la pizza fritta) e imbarcarsi sulle navi che facevano la tratta da e per le gli Stati Uniti. Dopo un certo numero di viaggi, un bel giorno, non tornò più (se non, 15 anni dopo, per congedarsi definitivamente dai suoi cari). Preso atto dell’abbandono del padre, Luigi, ancora bimbo, si mise a lavorare. Ogni giorno faceva il pieno di pizze e, caricatosi la stufa (il contenitore di metallo con il quale si tenevano un tempo al caldo le pizze da asporto) sulle spalle, le vendeva dando la voce per strada, tra la Ferrovia e Spaccanapoli. In uno dei suoi giri, un giorno, fece un incontro straordinario e determinante. Un uomo che doveva aver notato quel ragazzino affaccendato e con le scarpe sfondate andare su e giù per il centro storico, lo fermò e gli pose delle domande. Luigi, tanto povero quanto di bei modi, gli spiegò di essere senza padre e di dover pensare al sostentamento della famiglia. L’uomo ne rimase colpito e gli promise di aiutarlo.

“Quell’uomo era Benedetto Croce” mi raccontano i fratelli Luigi e Nando mostrandomi un ritaglio di giornale che titola “Il pizzaiolo che piaceva a Benedetto Croce”. Il gran pensatore si attivò perché al ragazzo, seppur minorenne, potesse essere accordata l’emancipata maggiore età e intercedette perché gli fosse assegnato un locale nel campanaro della chiesa di Santa Chiara dove poter esercitare il suo mestiere di pizzaiolo. Nacque, cosi’, lo storico Lombardi, locale divenuto di fama internazionale, nel quale lo hanno, poi, seguito la moglie, Giovanna Tucci, e tre dei suoi cinque figli: Enrico, Luigi e Alfonso.
Così, insieme, fino a che Enrico, un po’ per trovare una sua dimensione e un po’ per le incomprensioni sorte con i fratelli, non decise di creare il suo locale a Via Foria. I due rami della famiglia presero ciascuna la propria strada: la pizzeria di Santa Chiara ha continuato, morto il padre, con Luigi e Alfonso (quest’ultimo a sua volta scomparso da circa sette anni), mentre, dopo essere subentrati al papà alla mamma Silvia impegnata in cucina, dal 1970, Luigi e Nando sono alla guida del Ristorante Pizzeria di Via Foria, dove i loro ragazzi, si alternano nel collaborare. Enrico Maria e Carlo Alberto, dopo aver completato gli studi, sembrano non solo destinati a prendere un giorno le redini del locale, ma anche a rappresentare la nuova generazione dei Lombardi al banco, avendo imparato ad amare il mestiere dal nonno e dai suoi operai.

Lombardi a Via Foria, sala al piano terra foto m.p.

Il locale, che ha nelle attente cure del suo storico maitre Francesco Sebastiano e in quelle dei titolari uno dei suoi punti di forza, partito con soli 40 posti, ne conta oggi 150 divisi su quattro piani, inclusa la sala dalla quale tutto è iniziato.
L’impasto della pizza di Lombardi è preparato semplicemente con lievito di birra, messo a lievitare circa 12 ore e lavorato da un altro collaboratore storico: il pizzaiolo Giovanni Canale che è stato a bottega da bambino dal signor Luigi Lombardi. Tra le specialità del locale, che presenta un menù in due lingue con le immagini dei piatti alla maniera tipica dei locali turistici, oltre a quelle tradizionali, propone, tra le altre, la Pizza Gigi (con mozzarella di bufala, pomodorini del Piennolo, basilico e olio extravergine a crudo) e la Pizza Nando (che agli ingredienti suddetti aggiunge una ricottina di bufale cremosa).

Al ristorante, tra i primi, Schiaffoni alla Lombardi (in sostanza “allo Scoglio”) e Scialatielli con gamberoni di Mazzara; tra i secondi, frittura di pesce e Scaloppine di vario genere. Da bere birra nazionale o una piccola scelta di vini del napoletano. Pizza, birra e coperto (il servizio è incluso) mediamente 13 euro.

Lombardi Ristorante Pizzeria
Via Foria, 12
80137 Napoli
tel: 081 456220
pizzerialombardi@libero.it


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