Oliver Glowing a Locanda Petreja

Lo chef Oliver Glowing con sua figlia a Locanda Petreja

di Marina Betto

Lo chef tedesco Oliver Glowing dal Lazio si è spostato in Umbria a Borgo Petroro Country Relais vicino Todi. L’antico castello del XIII sec. di recentissima ristrutturazione è pronto ad accogliervi con 12 camere e 2 suite con spa interna, una piccola spa comune per godere della quiete di questi luoghi ricchi di storia e natura dove rilassarsi e dimenticare i ritmi frenetici cittadini. Il Borgo è immerso in un’area di 23000 mq. con uliveti e vigne di Grechetto.

Il Borgo porta lo stemma in pietra di un’aquila simbolo della città di Todi, la struttura eretta come castello divenne poi convento e ancora oggi mantiene la sua architettura originale con una piazzetta centrale fulcro della vita comune dove c’è un forno ancora funzionante che serviva alla comunità che la abitava, che appena sarà possibile ospiterà delle cooking class, organizzate dallo chef dedicate ai lievitati e alla pasta fresca. L’armeria, le stalle, la sala “Arcivescovo” con antichi camini sono state ristrutturate da una coppia di romani i D’Alimonte che ridando vita a queste antiche mura hanno voluto mantenerne il fascino.

Il ristorante Locanda Petreja è composto da due sale da 40 posti più una più grande, lo spazio esterno dove in primavera e in estate si pranza e si cena. Lo chef Oliver Glowing, già due stelle Michelin al Capri Palace di Anacapri e all’Aldovrandi di Roma, dopo aver studiato il territorio e cercato i fornitori ha messo a punto un menù semplice che mette in risalto le eccellenze umbre e la stagionalità. La sua è una cucina essenziale, molto colorata dove i sapori sono riconoscibili, rispettosa della tradizione a cui aggiunge la sua visione e il suo tocco personale. Nei piatti i legumi, le verdure, il tartufo, i salumi, i formaggi e le carni come il piccione e il maialino Cinturello di Orvieto parlano il linguaggio del territorio. La brigata di cucina è composta da 4 persone che hanno già tutte lavorato con lui mentre in sala 3 persone tra cui sua figlia, il maitre Claudio Carletti coordina la cantina dove il territorio umbro e le sue cantine hanno un posto d’onore insieme a bollicine, bianchi, rosati e rossi di tutta Italia ed esteri. Il menù da me assaggiato si componeva di Trota salmonata marinata con insalata di farro, fave e piselli ed essenza di fagiolini, il risotto al parmigiano e prezzemolo con tuorlo d’uovo e tartufo nero.

Armonia di colori ed impiattamento semplice ed essenziale per il Baccalà e lardo di porco Cinturello orvietano, taccole alla santoreggia e salsa di peperoni rossi. Succulente le carni del piccione e fegato grasso d’oca con cipolla di Cannara insieme a frutta secca caramellata, rosmarino e ginepro e olive, bordata di spinaci.

Un trionfo sono i dolci, il Bacio- semifreddo di cioccolato al latte e nocciole seguito dalla piccola pasticceria, i petit fours: gelèe di arancia e campari, bignè craquelin con crema, zenzero essiccato, frollini, biscotti al fondente e fior di sale e delle soffici graffe da intingere nella crema pasticcera. Due i menù degustazione uno con sei portate a 85 euro e il secondo con cinque portate a 65 euro. Borgo Petroro è inoltre aperto per un aperitivo intorno alle mura, per una piccola sosta golosa con le proposte menù del bar, dai taglieri alla pizza.

Borgo Petroro
Todi – Vocabolo Castello, Località Petroro
www.borgopetroro.it


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