Panettone cilentano formula quattro: fico bianco, burro di bufala, miele e forno d’autore

Pubblicato in: Curiosità
Il panettone cilentano di Impronta Cilento

di Maura Ciociano
fotografie di Toni Isabella

Impronta Cilento è un nuovo format imprenditoriale, nato qualche mese fa da un’idea di Toni Isabella, appassionato promoter della terra cilentana, che ha l’obiettivo di creare una sinergia tra diverse aziende del territorio.

Tra i primi progetti ad essere realizzati c’è il Panettone Cilentano, il dolce natalizio nato proprio come prodotto di promozione territoriale.Coinvolge infatti ben quattro aziende cilentane: l’Apicoltura Cavalieri di Roccagloriosa per il miele, l’azienda agricola d’Angiolillo di Ascea per il fico dottato bianco del Cilento, il Caseificio Chirico per il burro di bufala, l’Antico Forno Cilentano di Roccagloriosa per la produzione.

Il packaging è semplice e sobrio: un foglio di carta paglia che ricorda quella usata una volta esclusivamente per il pane. Di fattura artigianale, molto ben lievitato, profumato di burro e limone, alla vista si presenta di un colore più bruno della media, sia all’esterno – per il burro di bufala – sia all’interno – grazie al miele.
Il panettone riproduce – come si fa ancora con il pane in Cilento – la croce cristiana, simbolo di buon augurio per chi lo riceve; è farcito con i fichi bianchi del Cilento, le scorzette d’arancia, le noci, a guisa di fico ‘impaccato’. Insomma , un riuscito esempio di pasticceria contadina e sinergia imprenditoriale.


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