L’omologazione è il grande rischio che corre chi si mette a fare vino di stile naturale, un termine che trovo commerciale più che la sintesi di una proposizione di intenti. Macerazioni prolungate spesso rubano l’anima al vino tanto, se non più, di alcuni protocolli di barrique. Noi però non siamo ideologici e la nostra, elementare, chiave di lettura, resta il bipolarismo reso famoso da Andy Luotto in tv: buono-no buono. Il Pelòs di Sergio Pappalardo non è buona, è superlativo. Ne parlammo con la 2020 che era solo un prototipo, questa è la 2021 in commercio. Bravissimo a coniugare la complessità olfattiva del Fiano, questo è allevato 500 metri in quel di Sorbo Serpico, con la necessaria spalla acida che rinfresca e ristora. Risultato, un piccolo grande vino monumentale da spendere su qualsiasi cosa sia edibile, meglio però se da solo alla prima brezza serale estiva che annuncia la fine della giornata afosa.
OFFICINE CONSENSO
SORBO SERPICO
Contrada Pascone
Tel. 328 2933350
Dai un'occhiata anche a:
- Cyrus 2015 Taurasi riserva docg Poderi Visone
- Coda di Volpe 2009 Irpinia doc Perillo |Voto 83/100
- Coda di Volpe 2010 Irpinia doc Vadiaperti Voto 89/100
- Fiano di Avellino 2007 docg Rocca del Principe
- More Maiorum 2000 Fiano di Avellino, il vino della settimana di Jancis Robinson
- Patrimo 2014 Feudi San Gregorio e le riflessioni possibili solo 20 anni dopo
- Greco di Tufo 2007 docg Petruro, figlio dell’Irpinia
- Fiano di Avellino docg 2012 Maura Sarno in Magnum allo Svuotacantina 2023