
di Enrico Malgi
Una rievocazione storica-culturale-enologica, che ha privilegiato musica, teatro e vino, ha segnato un interessante percorso, in parte inedito, attraverso gli scavi della vecchia città focea di Elea ad Ascea Marina. L’evento, denominato “Percorso degli Dei di Elea-Velia, passeggiate tra voci e musica”, è stato organizzato dalla Soprintendenza di Salerno ed Avellino, dal Parco Archeologico di Velia, dai comuni di Ascea e di Pollica e dall’associazione Mare Mithos del Presidente dr. Giuseppe Scarano e vicepresidente prof.ssa Donatella Miccoli. L’attrice Rosalba Di Girolamo, accompagnata dal percussionista Pietro Ciuccio, ha dato vita presso la terrazza di Zeus allo spettacolo teatrale “La voce di Hyele”. L’itinerario podistico lungo il Crinale Sacro è stato guidato invece dalla prof.ssa austriaca Verena Gassner dell’Università di Vienna. Alla fine visita alla Cappella Palatina sull’acropoli, all’ombra della suggestiva Torre Normanna ed accanto ai resti del Teatro Greco.
Al termine gli stanchi, ma soddisfatti turisti hanno potuto rifocillarsi con dei prodotti cilentani, soprattutto salumi e formaggi, e con l’assaggio del vino dell’azienda vallese Cobellis. Nell’occasione sono stato chiamato a tenere la degustazione dell’etichetta Eleanico Rosso Barbera Paestum Igp 2016, alla presenza del rappresentante aziendale Luigi Busiello.
Sintomatiche, simboliche e perfettamente in tema la radice e la desinenza del termine “Eleanico”, che vuole richiamare proprio la città di Elea e la famosa scuola filosofica eleatica di Parmenide, Zenone, Melisso e Senofane. Senza dimenticare, poi, che furono proprio i Focei, insieme con i Sibariti e gli Achei che fondarono la città di Poseidonia, a promuovere la viticoltura nel Cilento nel VI secolo a.C. Il vino invece, prodotto con barbera in purezza, rappresenta una parziale novità aziendale ed anche per tutto il Cilento.
Solo acciaio e vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale della bottiglia intorno ai 15,00 euro.
Nel bicchiere si scorge un colore rosso rubino, con bordo violaceo giovane. Profumi fruttati intensi ed avvolgenti che rimembrano la prugna, la marasca, la mora ed il ribes. Insinuante e penetrante anche l’imberbe piglio erbaceo che stuzzica proditoriamente le narici. Profilo floreale delizioso e pervasivo. L’ospitale bocca accoglie un sorso fresco, elegante, morbido, rotondo e vellutato, laddove non ha assoluta cittadinanza la carica tannica, che al contrario si rivela dolce ed ammobidita. Sviluppo palatale aggraziato, intrigante, armonico ed equilibrato. Vibrazioni sapide e minerali. Gusto pieno e bene articolato. Allungo finale dinamico, persistente e seducente. Ottimo vino sicuramente, anche se devo sottolineare che ero un tantino scettico all’inizio per questo prodotto “straniero”, ma alla fine mi sono dovuto ricredere. E’ stata davvero una piacevole sorpresa. Da preferire su carni rosse e bianche, minestre di legumi, salumi e formaggi non troppo stagionati.
Foto di Rosario Di Giacomo
Azienda Agricola Cobellis
Vallo della Lucania (Sa) – Località Prevetelupo di Pattano
Tel e Fax 0974 78955
cantinecobellis@virgilio.it – www.cobellis.it
Enologo: Lorenzo Scotto
Ettari complessivi di proprietà: 300, di cui 20 vitati
Bottiglie prodotte annualmente: 60.000
Vitigni: aglianico, sangiovese, barbera, fiano, trebbiano e malvasia
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