di Antonella Petitti
foto di Luigi Savino
Terzo appuntamento per “Una pizza per l’Africa”, progetto figlio di 10.000 Orti in Africa di Slow Food che ha trovato una formula territoriale grazie all’impegno di Slow Food Cilento, Terra Orti e Profagri.
Insieme a loro, quattro pizzerie della provincia di Salerno si sono strette attorno alla possibilità di poter fattivamente contribuire alla costruzione di un orto nel continente africano.
Così sono nate quattro serate all’insegna della solidarietà e del buongusto: la prima si è svolta presso la pizzeria Resilienza di Salerno, la seconda a Vallo della Lucania presso la pizzeria daZero e la terza, ieri sera, da 3Voglie a Battipaglia. L’ultima si terrà nel mese di giugno a Pontecagnano alla pizzeria Negri.
Anche in questa occasione accanto a Valentino Tafuri si sono schierati Gennaro Coppeta e Paolo De Simone, cogliendo la possibilità di creare un menù a 6 mani ricco di spunti e pieno delle rispettive identità territoriali.
“Accanto all’importante progetto che ci stiamo impegnando a portare a compimento, ci tengo a sottolineare che questa occasione ci ha anche dato modo di stringere una bella amicizia, creando confronto e aumentando la stima reciproca”, sottolinea Tafuri, in considerazione all’evidente entusiasmo che ha unito i pizzaioli.
Valentino Tafuri ha aperto con un bel “viccio cilentano” ripieno di verdure di stagione. Una tradizione a cui il pizzaiolo battipagliese si è molto appassionato e che propone abitualmente in carta. A seguire ha proposto la sua “Battipaglia”, evidente omaggio alla sua città dove il pomodoro passato della Piana del Sele è stato accompagnato da fettine di zizzona di Battipaglia a crudo ed un filo di olio extravergine di oliva Colline Salernitane DOP.
Paolo De Simone, rimarcando la filosofia di daZero – da sempre voce autentica del Cilento e della sua ricca biodiversità – ha proposto una pizza cilentana con impasto ai grani antichi accompagnata dal pomodoro della Piana del Sele, cacioricotta del Cilento ed olio extravergine di oliva del Cilento.
Gennaro Coppeta di Resilienza ha optato per un panuozzo, altro tassello fortemente identitario viste le sue origini gragnanesi. Questa volta il tradizionale soffritto è stato alleggerito ed accompagnato con il pomodoro della Piana del Sele, ricotta di bufala ed olio extravergine di oliva Colline Salernitane.
In abbinamento alle pizze il Fiano IGP Paestum “Capoclasse” del Profagri, il Rossomarea (Aglianico e Merlot) di Lunarossa e la birra chiara del birrificio artigianale Serrocroce.
Il pomodoro – comune a tutte le proposte del menù – è il simbolo dell’adesione al progetto, il quale ha dato modo – attraverso Terra Orti – di far preparare nei laboratori del Profagri una passata dedicata a 10.000 orti in Africa.
In chiusura il padrone di casa ha proposto una pizza-brioche al cacao condita con scaglie Amedei e zucchero di canna.
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