Presentazione guida salumi Gambero Rosso

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Marco Contursi

“E’ stata presentata a Roma, domenica 18 dicembre la nuova edizione della Guida “Grandi Salumi” del Gambero Rosso.

Io c’ero.

Perché ho dato il mio contributo al progetto, scrivendo la presentazione della sezione relativa alla Regione Campania, e perché la curatrice della guida, Mara Nocilla, è persona a me cara.

Ci conosciamo da poco, ma lo capisco subito quando hai di fronte una persona diversa, dotata di una sensibilità speciale, oltre che un palato fine e allenato. Collaborare con lei è stata cosa per me oltremodo gradita, venire a Roma alla presentazione, un dovere, oltre che un piacere.

E piacere è stato incontrare Nicola Marangia, prima allievo e oggi Maestro assaggiatore come me, norcino per passione ma dalle mani d’oro. Faremo grandi cose insieme. Come dimenticare poi un altro amico, Benedetto Colantuono, Maestro Cortador, tra i migliori in Italia, credo il primo ad affinarsi in Spagna nella nobile arte del taglio del prosciutto.

Tante le cose buone in degustazione. Non solo salumi. Derivati del latte (formaggi e yogurt), prodotti da forno e pasta, vino, confetture e mieli.

C’era un gelato al “stragianduia”, commovente. E il cremoso di San Salvatore, allo stesso gusto, non era da meno.

E certi prosciutti…..non me ne vogliano quelli di Zibello, ma il prosciutto crudo è il Re dei salumi, per essere così buono e così democratico. Certi Parma che trovi anche al supermercato sono di un buono….

Sui salumi cotti ci sarebbe di aprire un dibattito, troppo spesso relegati a ripieno per paste e rustici. Provate la Giovanna di Capitelli su una fetta di pane caldo e poi mi dite. Con una bella bollicina.

Salumi campani in degustazione, a parte quelli di Sabatino Cillo, non ne ho visti. Eppure i premi non sono mancati. Coi produttori campani bisogna aprire un discorso. In Campania negli stellati troviamo i salumi di mare (fatti col pesce) e il tagliere dei salumi vegetali. E la norcineria campana finisce in oblio.

Eppure abbiamo una razza antica e nobile, la Casertana, che offre prodotti straordinari, che hanno sempre tenuto testa nelle degustazioni alle migliori produzioni salumaie italiane.

Le Tre fette alla pancetta di casertana di Tomaso Salumi ne sono la prova.

Ma sono diversi gli artigiani campani che meritano di essere scoperti e sostenuti, come pure le botteghe campane che valorizzano i salumi. Basta comprare la guida “Grandi Salumi” del gambero Rosso per scoprirlo, e sostenere, una arte antica, che valorizza un animale versatile come pochi: il Re Maiale.

p.s. si lo so, si fanno salumi anche non di maiale, ma non me ne vogliate….


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