
di Bruna Sapere
Nel 2025, mentre la tecnologia offre a ristoranti e pizzerie strumenti formidabili per farsi conoscere e attrarre clienti, molte di queste attività continuano a lasciarsi sfuggire occasioni preziose per emergere, sottovalutando in modo evidente il potenziale del digitale.
Offrire un buon prodotto è fondamentale, ma non sufficiente per emergere in un mercato altamente competitivo, dove la scelta del cliente è influenzata da molti fattori oltre alla qualità del cibo. Perché la qualità è indispensabile, ma la percezione di qualità è altrettanto cruciale: il modo in cui il prodotto viene presentato e comunicato può influenzare enormemente la decisione del cliente, spesso più del semplice contenuto del piatto.
Oggi, creare un’identità forte e riconoscibile che vada oltre il prodotto, valorizzando anche l’esperienza, il servizio e la percezione del brand, è diventato necessario.
Mi capita spesso di navigare tra profili Instagram e pagine Facebook di locali, anche molto promettenti, e di trovarmi davanti a vetrine digitali desolate: niente foto dei piatti di punta, orari inesistenti, indirizzo incompleto, menu perduto nei meandri di fotocopie sfocate e nessuna traccia della vera identità del locale.
Le pagine social sono spesso il primo punto di contatto tra locale e cliente. Non curare queste pagine o lasciarle prive di informazioni essenziali e foto dei prodotti rischia di far perdere immediatamente credibilità e clienti: bastano pochi secondi online per farsi un’idea, e in quell’attimo si decide se prenotare o ignorare il locale. Eppure, le pagine social di tante pizzerie e ristoranti mettono in luce una realtà ben precisa: ancora oggi, troppi locali sembrano non aver ancora compreso le basi della comunicazione efficace.
Ormai sappiamo tutti quanto una foto ben fatta di una pizza possa stimolare appetiti e click, ma sorprendentemente, tanti sono ancora i post che non presentano immagini del prodotto principe. Si preferiscono contenuti generici o addirittura fuori tema. Senza parlare del fatto, ancora più grave che, troppo spesso, queste pagine mancano di informazioni basilari quali orari di apertura, indirizzo fisico o mail e recapiti, elementi che dovrebbero essere il minimo sindacale per qualsiasi attività che voglia farsi trovare e prenotare facilmente. Una pizzeria senza queste informazioni fondamentali rischia di perdere clienti già prima che abbiano potuto varcare la soglia del locale. La situazione non migliora nel panorama più ampio dei ristoranti, dove la frequenza di post privi di immagini appetitose o di informazioni pratiche è altrettanto deludente.
Pagine che pubblicano contenuti poco rilevanti o sporadici, contribuiscono a creare un’immagine di scarsa cura e professionalità, condizioni che nel mondo competitivo del food rischiano di far perdere terreno anche ai locali con cucina più valida.
Non bastano più la qualità del prodotto o il passaparola tradizionale; oggi, chi vuole sopravvivere e crescere, deve saper comunicare in modo costante e coinvolgente. Questo deficit di comunicazione, si traduce in una perdita di opportunità economiche: i dati mostrano infatti come più del 40% delle prenotazioni ristorative provenga da canali digitali, e quasi un terzo sia influenzato da attività di marketing digitale attive e consapevoli.
Questo vuol dire che molti locali lasciano campo libero a competitor più agili e preparati perché, in un settore dove la passione e l’arte culinaria sono fondamentali, la trascuratezza nella comunicazione è un peccato grave, che può significare la differenza tra il successo e il declino.
È arrivato il momento che queste attività capiscano finalmente l’importanza di curare con rigore la propria presenza online, studiando i contenuti, aggiornando con precisione le informazioni e pianificando strategie di comunicazione.
ATTENZIONE: La vera forza delle pagine social sta nella semplicità e nel racconto autentico. Non è necessario affidarsi a fotografi o a content creator: bastano uno smartphone, luce naturale, passione e attenzione ai dettagli.
Foto ben fatte dei piatti principali, un minimo di costanza, piccole storie quotidiane o aneddoti della sala, staff, clienti, ad esempio; una foto appetitosa, un breve video dietro le quinte, una risposta cordiale a un commento. La gente vuole vedere il prodotto, sentire chi c’è dietro, cogliere il profumo virtuale di quel piatto prima di provarlo davvero.
Sui social, l’importante è esserci, essere chiari e mostrare la vera anima del proprio locale. La spontaneità e la cura, anche minima, sono l’investimento più potente per la visibilità e la reputazione.
Dai un'occhiata anche a:
- Caro prezzi estivi, il suicidio dalle spiagge al Gelbison
- Pierre Gagnaire da Montesommavesuvio
- Aria Restaurant – Paolo Barrale: “fate i bravi”! autorevolezza e divertimento, in cucina e su Tik tok
- La pizza fritta di Simone Ciancio a Napoli
- Crostata al limone, i consumatori non guardano ingredienti
- Catello Di Maio illumina l’Anteprima di Vitigno Italia con il suo Panettone alla Mela Limoncella
- La Pizza ha perso la Bussola? Non è il caso di Francesco Capece
- Il baba’ di San Gennaro anche al nord in terra lombarda