Ricetta cult | Pasta al gratté

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Abbiamo chiesto a Lydia, appassionata e competente foodblogger napoletana “in esilio” a Milano, la ricetta di un piatto della memoria che ci riporta all’infanzia. Eccola

di Lydia Capasso

Me lo ricordo bene mio nonno che entrava in cucina la domenica mattina, metteva il naso nelle pentole e tra i fornelli e quando si accorgeva che in preparazione c’era una pasta al forno ripeteva come una litania: “Quello che ci metti quello ci trovi”. Questo era il suo modo per ricordare a mia nonna di non essere parca con l’imbottitura.
La pasta al gratin, anzi come diciamo a Napoli al grattè, è una pasta condita con abbondante bechamel, con un ripieno vario ma per l’appunto abbondante, e poi gratinata in forno.


E’ un piatto di casa, da domenica, da giorno di festa che a casa mia si fa così:

Pasta al gratin

Di Lydia Capasso

Ingredienti per 6 persone

Preparazione

Preparare la bechamel facendo sciogliere il burro a fuoco basso in un tegame, aggiungere la farina e mescolare fino ad ottenere una cremina liscia, aggiungere lentamente il latte fuori dal fuoco, continuando a mescolare e portare ad ebollizione. Salare.
Preparare i pisellini facendo consumare la cipolla in un filo d’olio, aggiungere il prosciutto a pezzetti e poi i pisellini, salare e terminare la cottura aggiungendo eventualmente del liquido.

Preparare una teglia da forno e versare sul fondo un velo di bechamel.
Lessare la pasta molto al dente (calcolate la metà del tempo di cottura che impieghereste di solito), scolarla e condirla con la bechamel (avendo cura di tenerne da parte un paio di mestoli) e con una parte del parmigiano grattugiato.
Versare metà della pasta nella teglia, ricoprirla con i pisellini, la provola a pezzetti, il prosciutto cotto a pezzetti, un po’ di parmigiano ed un velo di bechamel.
Ricoprire con il resto della pasta, con la bechamel avanzata, con il restante parmigiano e spolverare con del pan grattato.
Infornare a 180 gradi per una mezz’ora circa (o comunque finchè non si formi una bella crosticina dorata).
Lasciare assestare una decina di minuti e portare in tavola.


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