di Rocco Catalano
Bramea
Palazzo San Gervasio, Pz
Viale Villa D’Errico, 3, 85029
Telefono 0972 209498
www.bramearistorante.it
In un antico rudere nobiliare appartenuto alla famiglia D’Errico, a Palazzo San Gervasio (Basilicata, PZ), nasce Bramea. Il nome dell’insegna si ispira ad una rarissima farfalla che vive nella zona del Vulture.
Il ristorante, dallo stile moderno, punta sulla qualità e su un lusso discreto con dettagli esteticamente molto belli e altrettanto gustosi, con ottimi bilanciamenti per soddisfare impeccabilmente gli ospiti.
L’anima in cucina è di Francesco Lorusso mentre a guidare la sala è Antonio Menchise che dopo anni di gavetta maturata all’estero ritornano a casa per avviare congiuntamente questo ambizioso progetto. A Piero Di Buono, appassionato di cocktai sour e di whisky torbati (consigliato il suo “Sour Tagliato”), è affidato l’american bar.
Del ricco menu menu degustazione prevale la ricerca e il sapiente lavoro della materia prima, la logica e la precisa scelta di utilizzare tre o quattro elementi al massimo a caratterizzare una preparazione e una tecnica ineccepibile, una cucina leggera e divertente, un linguaggio multiculturale, perfetta sintesi di una cucina ricca di contaminazioni e – proprio per questo – generosa di sapori.
Raffinati gli amouse bouche; piacevoli i bottoni con siero e ricotta di bufala, dashi e bianchetti in saor; buonissima la lingua di Podolica, spuma al fieno, salsa verde e polvere di lamponi dry; e per non dimenticare che la Basilicata è anche terra di acqua il salmerino del Lago Sirino con bernese al rafano, fagioli e alghe una vera chicca.
Le ricette di Francesco Lorusso conquistano anche chi, soprattutto in queste latitudini, generalmente predilige tavole più tradizionali. Nella sua cucina esprime solide basi e molta eleganza, ama innovare partendo dall’importante bagaglio della tradizione e il grande rispetto per la materia prima. La sua creatività, fatta di colori, profumi, rende l’esperienza davvero imperdibile grazie anche ad un ottimo servizio di sala.
Dai un'occhiata anche a:
- Trattoria Da Lorenzo a Scala: dove mangiare bene in Costiera Amalfitana lontano dalla folla
- Nami, ristorante di pesce a Maddaloni: la rinascita del mare tra tradizione, coraggio e gusto contemporaneo
- Domingo Schingaro e il gioco delle carte a Borgo Egnazia
- Aria Restaurant, nel cuore di Napoli: la cucina di gioia e tecnica di Paolo Barrale
- Persika a via Bausan: che ci fa uno chef svedese a Napoli?
- “Non scrivo mai le pietanze nel menu, scelgo di raccontare gli abbinamenti al cliente”: l’esperienza dei Massimo Ferosi patron del ristorante Il Presidente
- Shati Beach Club: rinascita per Castel Volturno
- Hostaria di Tenute del Gheppio, cucina intrigante e di certezze a Dugenta (Bn)