Mangiare da Cracco a Milano nonostante sia una star tv

Carlo Cracco

Cracco a Milano
Via Victor Hugo, 4
Tel. 02.876774
www.ristorantecracco.it
Chiuso domenica, sabato e lunedì a pranzo
Ferie ad agosto

Il successo tv ha sempre un doppio effetto: quello pop che riempe la sala a prescindere e quello snob che se ne allontana a prescindere.
Il punto è che Carco Cracco è personaggio vero: figlio di ferroviere, è al lavoro da quando aveva 17 anni e al successo ci è arrivato con il lavoro e la bravura. Non si scala altrimenti il vertice delle guide specializzate.

 

Dunque venire qui è una esperienza assoluta. Che lo chef non ci sia è poi una leggenda metropolitana, certo quando registra non può stare ai fornelli, ma questo è un altro paio di maniche. Una vera cucina si vede quando proprio quando il protocollo viene rispettato. Diciamo che sostituire Matteo Baronetto non era facile, ma il bravissimo Luca Sacchi non lo fa certo rimpiangere e tiene saldamente in mano il controllo della situazione.

Cominciamo con dire che il deficit di sala che è stato rilevato anche in sedi autorevoli non lo abbiamo verificato: gentilezza, rapidità, professionalità, precisione e soprattutto passione.

 

Dopo aver superato gli sfizi dell’aperitivo, se non siete mai stati qui conviene puntare sui grandi classici dalla quale emerge la lezione marchesiana.

 

 

Pulizia visiva prima di ogni altra cosa e sapori in equilibrio fra loro. Una impostazione, la seconda, che negli ultim itempi sta vacillando sotto i colpi dei toni acidi e amari che camminano meglio con la globalizzazione perché rendono i piatti più facili e leggibili.

 

Imperdibili poi i grandi classici di Cracco che l’hanno reso famoso. Oltre al risotto, l’uovo marinato è davvero una genialata che conserva la propria attualità mentre l’insalata russa caramellata è un rimando ai bei tempi che furono della cucina borghese fuori casa.

 

Ed ecco due piatti, efficaci e freschi.

 

 

La cantina è immensa e molto cara, ma a saper guardare ci si può difendere pescando belle chicche.

Assolutamente al passo con i tempi i dolci, non zuccherinim leggeri, piacevoli e saporiti.

 

 

Insomma, l’avete capito, anche se è diventata una star, a noi il posto e la cucina di Cracco sono piaciuti e lo consigliamo a tutti.
Non è un locale di tendenza, questo no, ma esprime una moderna solidità.

Spenderete dai 130 ai 200 euro. Il menu degustazione a 170. Vini esclusi ovviamente.

Fotoservizio di Fanny Marino


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