Ristorante Palazzo Petrucci a Posillipo: quello che mancava a Napoli

Palazzo Petrucci, Lino Scarallo

Palazzo Petrucci Napoli
Via Posillipo 16 C
www.palazzopetrucci.it
Tel. 0815524068
Chiuso domenica sera e unedì. Ferie ultime tre settimane di agosto.
Degustazione a 70 euro, 110 con il crudo. Abbinamento ai vini 30 euro.

Palazzo Petrucci trasferito a Posillipo colma un bel vuoto a Napoli: guardare il mare ed avere un servizio da stella Michelin. Passato il clamore del festone inaugurale lo proviamo a pranzo e già verifichiamo due vantaggi: parcheggiare con facilità e godersi uno dei panorami più belli del mondo.

Certo, l’atmosfera del Centro Storico di Napoli è bellissima, ma avere un locale all’inizio di Posillipo, appena dopo i Bagni Elena, dove fare una sosta veloce o cenare è sicuramente un vantaggio enorme che si può spendere meglio.

Ci piace la sala, essenziale, che rimanda all’arredamento della sede originale con tanta luce in più. La cantina è in riassestamento ma già adesso ricca di buoni spunti e interessante.

La cucina è quella di Lino Scarallo: una tradizione napoletana rivisitata con buona padronanza tecnica e spunti ironici e allegri che consentono di ritrovare sapori ben conosciuti lasciando spazio al divertimento e a qualche curiosità.

 

Per esempio il crudo di scampi con il centrifugato di friarielli usa l’amaro della verdura per bilanciare la dolcezza del crostaceo. Una idea divertente e piacevole, sicuramente efficace e servita alla giusta temperatura.

Il crudo è faraonico, ci piace davvero la qualità della materia prima e l’essenzialità della presentazione.

 

 

Il risotto è appena un punto in più della giusta cottura, ma comunque accettabile anche da chi è abituato a Igles Corelli, a Berton o ai Costardi.La curcuma gli regala il giusto movimento al palato.

Sulla pasta consideriamo Lino uno dei maestri capaci di lavorarla d’istinto stile Peppe Guida, Marianna Vitale, Gennaro Esposito. Quella secca non manca mai nel suo menu e le combinazioni sono sempre interessanti.

Molto divertente la triglia in carpione. Qui i sapori sono poco napoletani ma è una digressione divertente e ben eseguita e, come sappiamo, la triglia è uno di quei pesci che si presta benissimo ad ogni interpretazione.

Un altro classico in carta è la zuppa di pesce crudo e cotto.

Buona anche la pasticceria, vogliamo solo ricordare la ricetta per eccellenza di Lino, sempre attuale nonostante abbia più di dieci anni ormai, al scomposizione della pastiera.

 

 

 

CONCLUSIONI

La cucina di Lino Scarallo ormai è consolidata: si tratta di una interpretazione personale di alcuni sapori storici della tradizione partenopea. In questo spazio avrà sicuramente modo di esprimersi con maggiore tranquillità e divertimento.

Fotoservizio di Francesca Marino


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