Ristorante Suscettibile a Pioppi, il ritorno

Suscettibile, la vista dalla terrazza

Ristorante Suscettibile
Via Giuseppe Ungaretti, 27
84068 Pioppi – Frazione di Pollica (Sa)
Tel. 0974.271807 – Cell. 329.3136478
www.sucettibile.it
info@suscettibile.it
Sempre aperto

di Antonio Prinzo

Ogni agosto, ogni estate mi torna in mente la bellissima canzone di Bruno Martino “Odio l’estate”.

Ma odio e amore vanno sempre insieme e alla fine tutto si aggiusta, tutto nel nostro Cilento trova la giusta dimensione. Siamo a Pioppi sulla terrazza di Suscettibile, ristorante moderno e pulito, dove il buon pesce è buon pesce e la tradizione è rispettata senza eccessi o giochi di prestigio.

Il patron è Antonio che insieme al fratello, la mamma e uno staff veloce e preparato conduce questa avventura di qualità. Pioppi per i pochi che non la conoscono, insieme ad Acciaroli e alle frazioni di collina di cui Pollica è il capoluogo, rappresenta uno straordinario contesto naturale, ben preservato, dove le spiagge e l’assoluta qualità delle acque ne hanno fatto un punto di riferimento per il turismo cilentano.

Ma torniamo a noi e al suscettibile luogo e mi scuso per le foto che non rendono piena giustizia ai piatti.

Ci sono tornato più volte e questa volta nella arroventata settimana di ferragosto è stata la prova del fuoco, superata in scioltezza e gustosa sequenza.

Gli antipasti: tonnetto panato e fritto con maionese da dieci e lode, cous cous alle verdure con battuto di gamberoni di bell’equilibrio, tartare di tonno con mela verde pompelmo e tabasco, non per tutti, delizioso per chi ama il crudo e un bel tagliere per chi vuole rimanere con i piedi sulla terra.

 

 

 

I primi: spaghetti alla chitarra con vongole, gamberetti e pomodorini rossi e gialli, delicato e fresco e calamarata fave pecorino e alici, forte, pieno, come piace a me.

 

 

I secondi: frittura di alici e totani, fragrante, leggera, perfetta e gamberoni rossi alla griglia con cipolle caramellate, semplice bontà e freschezza assoluta.

 

 

E per finire i dolci, tiramisù e mousse, leggeri e ben fatti per un finale in dolce equilibrio.

 

Abbiamo bevuto l’ottimo Tresinus 2014 di San Giovanni e il vermentino di Argiolas. Carta dei vini forse un po’ dilatata, non guasterebbe qualche etichetta cilentana di qualità in più.

In conclusione da provare e riprovare per godere di una buona cucina di qualità, strizzando l’occhio al mare di questo nostro Cilento.


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