Cilento, Rumi Restaurant di Ascea Marina

Maria Teresa Scarpa ed Alessandro Feo

di Enrico Malgi

Stasera si va a casa di Rumi. Affaccio sulla illuminata torre di Velia da una parte, mentre dall’altra s’intravede il mare asceota ancora leggermente imbronciato. Piscina ancora vuota e senz’acqua, perché non siamo ancora nella stagione ideale. Spa sofisticata. Camere linde e confortevoli. Ambiente ben curato, elegante e chic, ma anche caldo, accogliente e familiare.

Mise en place di lusso, con tovagliato bianco accecante e posateria perfetta. Servizio ai tavoli inappuntabile, curato dal sommelier tuttofare Fabrizio Rizzo. Enoteca essenziale, ma da migliorare.

Rumi ha delegato il giovane e simpatico chef Alessandro Feo, diploma alla scuola alberghiera in tasca ed esperienze maturate nel Cilento e fuori, per la cena  a base di pesce crudo accompagnata d Champagne Mumm Cuvée Privilège non millesimato.

Salse di soia e di citronette e/o olio evo a piacere nelle tazze. Pani e grissini.

Senza primo e così si attacca subito col salmone di tre consistenze, poggiato delicatamente su tre creme per par condicio: sashimi di piselli freschi, patata viola e dressing alle erbette di campo. Esaltato il sapore non eccessivamente grasso del salmone e comunque ci pensano le bollicine per pulire la bocca, a cui danno manforte anche le indovinate salsette. Buon inizio senz’altro.

La julienne di seppia si distende beata sopra un letto di croccanti e consistenti tocchetti di ortaggi misti, che fanno ridere i denti e fanno da contraltare alla delicata scioglievolezza dei teneri filamenti.

Sotto con la tartare di tonno e le sue varianti con spuntone di mascarpone. Condimento realizzato con acqua di pomodoro, aceto di riso, colatura di alici di menaica, succo di limone e pepe. Preparazione non impossibile, anzi direi canonica e di maniera, ma molto bene eseguita.

Anche il prossimo piatto non lo vedo difficile da preparare. Si tratta delle scaloppine di branzino al pepe rosa. Filetti sottilissimi e trasparenti, rimpolpati dal pepe rosa, che poi pepe non è come si sa. Ma ci sta bene comunque, anzi dona quel pizzico di delicatezza al piatto.

I gamberoni rossi di Acciaroli su patate aromatizzate al limone cilentano ci stanno benissimo. Polpa tenera e delicata, esaltata dall’acidità del limone. Piatto semplice ma perfetto.

E per finire il dolce. Una pasta sfoglia su crema chantilly e gocce di juice di frutti di bosco. Molto buono davvero.

Alessandro Feo, che ho scoperto di fare parte della troupe Costa del Cilento capitanata da Matteo Sangiovanni chef di Tre Olivi a Paestum che si esibisce spesso all’estero, è giovane, intraprendente e voglioso di imparare. E’ all’inizio del suo viaggio, ma vuole affrontarlo col bagaglio necessario per andare il più lontano possibile. Le doti non gli fanno certo difetto e si vede che ha buona mano ed un’ottima tecnica di base, anche se ancora scolastica. Sicuramente promette bene, anche se non sono questi i piatti con cui confrontarsi al meglio. Lo aspettiamo prossimamente per un cimento più impegnativo, per sondare le sue reali potenzialità. In ogni caso Rumi può dormire sonni tranquilli, perché il ragazzo è in gamba e ci sa fare.

Rumi Hotels, Restaurant & Spa
Via Magna Graecia – Marina di Ascea (Sa)
Tel. 0974 977128
info@rumihotels.itwww.rumihotels.it


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version