Scioglievole entra nel Vocabolario dell’Accademia della Crusca grazie al contributo della comunicazione gastronomica

Pubblicato in: Curiosità

di Laura Guerra 

Scioglievole.  Parola nuova appena entrata nel Vocabolario dell’Accademia della Crusca, il più importante, antico e prestigioso istituto di ricerca, raccolta e analisi filologica della lingua italiana. Un aggettivo – dicono gli studiosi cha funziona ed è riuscito a ritagliarsi un piccolo, ma sempre crescente, spazio di utilizzo e di diffusione. Formato dal verbo che acquisendo il suffisso  – evole  colma la mancanza di un vocabolo astratto adatto a raccontare lo sciogliersi piacevolmente in bocca di un alimento.

Lanciata come descrittore del cioccolato, l’aumento della curiosità  verso l’alta cucina,  l’incremento della comunicazione gastronomica e   la grande attenzione rivolta al cibo in questi ultimi anni, ne hanno favorito l’uso per raccontare ingredienti, bocconi, pietanze e il più famoso piatto italiano, la pizza.

In particolare per quest’ultima, la definizione è usatissima nel network di più di 120 ispettori che recensiscono le pizzerie italiane per la guida on line  50 Top Pizza.  Vi ricorrono sia per raccontare le proprietà dell’impasto e del gradevole contatto con il palato, sia aspetti, consistenze e sapori dei vari stili di pizza preparati in Italia e in tutto il mondo.

Scioglievole e scioglievolezza sono entrati a pieno titolo nell’ “italiano gastronomico”,  lo testimoniano oltre ai media specializzati anche il ricorrere di queste parole in rete facendo una ricerca su google, sia nei servizi giornalistici pubblicati sui principali quotidiani italiani.


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