Sementia: rigenerare il futuro, l’alleanza tra pane, pizza, pasta e pasticceria

Pubblicato in: Eventi da raccontare
Libro Seminare il futuro - Sementia 2022

di Marco Milano

Weekend con “Sementia” a Benevento all’Università degli Studi del Sannio. Un fine settimana che con il Progetto Operativo di Innovazione sui Grani Antichi (Poiga) e Slow Food “indicherà” la strada per giungere a Terra Madre. “Road to Terra Madre”, infatti, è il sottotitolo di un evento che mette insieme incontri e confronti, laboratori e mercato, il tutto con la mission di puntare ad un futuro dedicato al mondo dei grani antichi e dei cereali. “I grani tradizionali – questo il manifesto dell’evento – hanno caratteristiche organolettiche peculiari e diverse tra di loro, alimentano e fanno crescere filiere locali, creano comunità, sono espressione dell’identità culturale di tanti territori, dalle Alpi alle sponde del Mediterraneo (africane ed europee), dagli Stati Uniti all’Australia.

Scegliere varietà autoctone di grano significhi favorire un’alimentazione più sana, modelli agricoli in armonia con l’ambiente, consumi locali”. Tra i laboratori “Benevento: Le vie del grano” sono state previste visite guidate alla “produzione di lievitati con ortaggi di stagione” presso la Fattoria Didattica “La Cinta” (Benevento, contrada San Vitale), alla “produzione dolci di Farro e Romanella” presso Fattoria Didattica “Masseria Frangiosa” (Torrecuso, località Torrepalazzo). Per il laboratorio “Pane e companatico. Assaggio comparato di pani” appuntamento presso “Alimenta” in Benevento (Via Traiano, 49).

E ancora “Amore e chicco: la pizza fritta di altri tempi” con il Maestro pizzaiolo Antonio Troncone, “Il pane quotidiano e i suoi profumi” con Rodolfo Molettieri, “Il pane quotidiano e i suoi profumi” con Aldo Pagliuca presso il Complesso di Sant’Agostino (Benevento, Via G. De Nicastro, 13). “I segreti della premiata pastiera di Farro” presso Fattoria Didattica “Colline di Roseto” (Benevento, contrada Roseto), “Regole per la produzione del Pane di Saragolla del Beneventano – Presidio Slow Food” presso “Pennino Antico Forno” (Benevento, Via Vitulanese). La tre giorni sannita ha affrontato “Poiga: andamento della ricerca e prime idee per il futuro” e ha visto anche la presentazione del libro “Seminare il futuro” con Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando. Inoltre “La rete Slow Grains: le comunità si incontrano”, “RegenerAction: l’agricoltura che rigenera la vita”, “Sementi e diritti: produrre e certificare le sementi”.

La kermesse di Benevento anche con “L’Alleanza delle 4P: pane, pasta, pizza, pasticceria” e le esperienze di Claudio Pozzi, (Rete dei Semi Rurali), Giuseppe Di Martino, (Pastificio Di Martino), Bartolo Calderone, (Slow Grains Francia panificatore di Bordeaux) Roberto Maturo, (pasticciere “La Dolce Sosta”)Salvatore De Rinaldi, (pizzaiolo dell’Alleanza – Casa De Rinaldi), Federica Mignacca, (pizzaiola dell’Alleanza) e “Montanarina Story” con Giuseppe Maglione e Daniele Gourmet. E ancora “Cibo e salute: i cereali risorsa per il nostro microbiota” e la presentazione della “Guida alle Birre d’Italia 2023 (Slow Food Editore)”. A concludere l’evento “Seminare il futuro: economie di prossimità, economie di comunità”.

Il bentornato a “Sementia” è stato salutato come “un inno ai grani antichi, grani del futuro”. Il progetto Poiga ha ricordato come i grani antichi siano “buoni per la biodiversità, buoni per l’ambiente, buoni per la salute. In un contesto in cui si parla sempre di più di grani antichi e delle loro proprietà, il progetto Poiga si propone la valorizzazione di quattro cultivar di frumento ascrivibili a tale gruppo: saragolla, marzellina, romanella e ianculidda – hanno sottolineato – la loro valorizzazione commerciale può contribuire alla soluzione di problematiche che attanagliano il comparto cerealicolo e che si manifestano nell’abbandono delle aree collinari e montane per la scarsa sostenibilità di un’agricoltura basata sulla monocoltura dei grani moderni. Non solo, il recupero di un grano antico ha anche altri significati.

Fa bene alla biodiversità e all’ambiente, innanzitutto: questo il senso di preservare risorse genetiche a rischio e di proporre un’agricoltura pulita, che si sviluppa in ambienti marginali e senza l’utilizzo di prodotti chimici. Inoltre ha valore anche per la nostra salute, in quanto i prodotti a base di grani antichi hanno un’elevata qualità nutrizionale e funzionale”.

 


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