Si chiude l’International Wine Challenge a Londra: ecco gli italiani

Pubblicato in: Eventi da raccontare
wine challenge

di Chiara Giorleo

L’Italia si piazza al terzo posto al concorso internazionale IWC, International Wine Challenge.

Mi riferisco al numero totale di medaglie che vede tutti (o quasi) i paesi del mondo in competizione a Londra per uno dei concorsi storici e tra i più affermati su scala mondiale.

Si è chiusa anche la seconda tranche di questa 33ma edizione e abbiamo i risultati definitivi: medaglie e trofei. Ricordo, infatti, che l’IWC prevede 2 tranche di degustazione in 2 diversi momenti dell’anno in modo da consentire ai produttori di partecipare quando ritengono i propri vini più pronti. Un concorso incredibilmente organizzato se si pensa alle migliaia e migliaia di vini iscritti e che coinvolge esperti di vino inglesi e non. Ho il piacere di essere in giuria dalla scorsa edizione e posso confermare i punti di forza del concorso.

Un ambiente informale e rilassato è il primo obiettivo dello staff organizzativo che provvede a variare costantemente le tracce musicali in sala; quest’anno ho apprezzato particolarmente la scelta di alcuni brani del nostro Conte tra i quali “Via con me (It’s wonderful)”! Ma al di là di questa nota di colore, è previsto un meccanismo particolarmente attento che assicura più fasi e diversi panel di degustazione a ciascun vino prima che venga premiato o escluso come afferma Tim Atkin, uno dei soli 5 Chairman (“Presidenti”) ai quali spetta l’ultima parola sui risultati: “La ricchezza dell’Italia in termini di vitigni autoctoni è un’enorme opportunità, se solo venisse potenziata la comunicazione a scapito dell’eventuale confusione che si verifica in alcuni casi…”.

Ma veniamo ai risultati. Come ogni anno non mancano le sorprese: il Principato di Andorra e il Libano conquistano il primo oro al concorso; mentre la Cina, di cui si parla sempre più spesso, registra 3 ori con uve internazionali. La Georgia invece raggiunge un risultato importante vincendo una medaglia d’oro con un’uva autoctona (Saperavi). Iniziano a girare nomi come Svizzera o Taiwan. Nessuna particolare novità rispetto alla Francia che resta prima per numero di medaglie con grande supporto della Champagne, seguita dall’Australia che si conferma in crescita insieme a paesi come Spagna, Portogallo, Nuova Zelanda o gli USA grazie soprattutto alla California. È il Malbec Argentino che supera ogni aspettativa ma sorprende anche il Cile che inizia a farsi premiare con i bianchi.

L’Italia fa parlare di sé con ben 682 medaglie in totale: 28 medaglie d’oro, 218 d’argento e 436 di Bronzo! Stravincono i rossi (23 medaglie d’oro su 28) con Toscana e Veneto in prima posizione ma non mancano i rossi Piemontesi: Barolo e Barbera. Non solo, regioni che proprio a Londra sono ritenute meno conosciute rispetto alle precedenti, come Trentino-Alto Adige, Campania, Sicilia e Sardegna crescono di anno in anno. Così se Veneto e Toscana conquistano rispettivamente 8 e 6 ori, la Campania si fa valere con 3 ori e tutti con l’Aglianico grazie alle aziende Terredora Di Paolo con il Taurasi Campore 2007, l’Azienda Agricola San Salvatore con Omaggio a Gillo Dorfles 2012 e infine Tenuta Cavalier Pepe con “Opera Mia” Taurasi 2010 che raggiunge perfino il trofeo (il premio a cui concorrono solo gli ori) insieme a pochi altri. In Sicilia si distinguono le aziende Feudo Ramaddini con il vino dolce Al Hamen 2014, e Cantine Ermes Soc. Coop con Tenute Orestiadi Nero d’Avola 2014. Interessante il risultato sardo premiato con un Cagnulari della Società Agricola Siddura. Non mancano all’appello il Trentino Alto Adige con un Marzemino né le Marche con il Pecorino della nota azienda Velenosi!

Ancora troppo poche le regioni “meno conosciute” come le definisce lo stesso Charles Metcalfe, Co-Chairman e relativi risultati. Provo in ogni occasione a chiedere un parere dall’esterno circa la produzione italiana agli esperti spesso coinvolti nei meccanismi di distribuzione. La risposta alle mia domande è sempre la stessa: mancanza di sinergie tra i produttori ai fini di una comunicazione più efficace dei singoli territori che rendono l’Italia unica nel panorama mondiale.

Ecco i risultati italiani più importanti.

 

MEDAGLIE D’ORO:

  1. Omaggio a Gillo Dorfles, 2012 di azienda Agricola San Salvatore,  Campania (Aglianico)
  2. Opera Mia Taurasi, 2010 di  Tenuta Cavalier Pepe, Campania, (Aglianico)
  3. Taurasi Campore, 2007 di Terredora Di Paolo, Campania, Italy (Aglianico)
  4. The Co-operative Truly Irresistible Fiano, 2014 di La Guardiense, Campania (Fiano)
  5. Bàcco Isola dei Nuraghi Cagnulari, 2014 di Società Agricola Siddura, Sardegna (Cagnulari)
  6. Amarone della Valpolicella Riserva Famiglia Pasqua, 2006 di Pasqua Vigneti E Cantine, Veneto (Corvina, Rondinella, Oseleta)
  7. Amarone della Valpolicella Classico, 2012 di  ETTORE RIGHETTI, Veneto, (Corvina, Rondinella, Croatina)
  8. Brunello di Montalcino “Orbitali”, 2010 di Sensi Vigne E Vini, Toscana (Sangiovese Grosso)
  9. Brunello Di Montalcino La Togata, 2011 di La Togata Sas, Toscana (Sangiovese Grosso)
  10. Al Hamen, 2014 di Feudo Ramaddini, Sicilia (Moscato Bianco)
  11. Barolo, 2011 di Pio Cesare, Piemonte (Nebbiolo)
  12. Amarone della Valpolicella Classico Domini Veneti, 2012 di Cantina Valpolicella Negrar, Veneto (Corvina, Corvinone, Rondinella)
  13. Barbera d’Alba Superiore Vi Veje, 2012 di Poderi Elia, Piemonte (Barbera)
  14. Barolo, 2012 di Fontanafredda, Piemonte (Nebbiolo)
  15. Marks & Spencer Da Vinci Vin Santo, 2008 di Cantine Leonardo da Vinci, Toscana (Trebbiano)
  16. Reve Pecorino Offida, 2014 di Velenosi, Marche (Pecorino)
  17. La Rocca, 2013 di Pieropan Leonildo, Veneto (Garganega)
  18. Marcello Ariola, NV di Ariola Vigne E Vini, Emilia Romagna (Lambrusco Maestri)
  19. Rocca Alata Amarone della Valpolicella, 2013 di Cantina Di Soave, Veneto (Corvina, Rondinella, Molinara)
  20. Rocca Alata Valpolicella Ripasso, 2014 di Cantina Di Soave, Veneto (Corvina, Rondinella, Molinara)
  21. Cantina di Montalcino Brunello di Montalcino, 2011 di Cantina di Montalcino, Toscana (Sangiovese Grosso)
  22. Terraria, 2011 di villa pinciana, Toscana (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot)
  23. Seconda Stella A Destra, 2011 di Vini Italiani Da Sogno, Toscana (Sangiovese Grosso)
  24. Rocca Sveva Valpolicella Ripasso Superiore, 2013 di Cantina Di Soave, Veneto (Corvina, Rondinella, Molinara)
  25. Tenute Orestiadi Nero d’Avola, 2014 di Cantine Ermes Soc. , Sicilia (Nero D’avola)
  26. Sondraia, 2012 di Poggio Al Tesoro, Toscana (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc)
  27. Valpolicella Classico Superiore Ripasso, 2012 di Corte San Benedetto, Veneto (Corvina, Corvinone)
  28. Mezzacorona Marzemino, 2014 di Mezzacorona, Trentino-Alto Adige (Marzemino)

 

 

 

TROFEI

 

  1. Opera Mia Taurasi, 2010 di  Tenuta Cavalier Pepe, Campania, (Aglianico)
  2. The Co-operative Truly Irresistible Fiano, 2014 di La Guardiense, Campania (Fiano)
  3. Bàcco Isola dei Nuraghi Cagnulari, 2014 di Società Agricola Siddura, Sardegna (Cagnulari)
  4. Amarone della Valpolicella Riserva Famiglia Pasqua, 2006 di Pasqua Vigneti E Cantine, Veneto (Corvina, Rondinella, Oseleta)
  5. Barbera d’Alba Superiore Vi Veje, 2012 di Poderi Elia, Piemonte (Barbera)
  6. Reve Pecorino Offida, 2014 di Velenosi, Marche (Pecorino)
  7. La Rocca, 2013 di Pieropan Leonildo, Veneto (Garganega)
  8. Marcello Ariola, NV di Ariola Vigne E Vini, Emilia Romagna (Lambrusco Maestri)
  9. Tenute Orestiadi Nero d’Avola, 2014 di Cantine Ermes Soc. Coop., Sicilia (Nero D’avola)
  10. Sondraia, 2012 di Poggio Al Tesoro, Toscana (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc)
  11. Mezzacorona Marzemino, 2014 di Mezzacorona, Trentino-Alto Adige (Marzemino)
  12. Al Hamen, 2014 di Feudo Ramaddini, Sicilia (Moscato Bianco)
  13. Rocca Alata Valpolicella Ripasso, 2014 di Cantina Di Soave, Veneto (Corvina, Rondinella, Molinara)

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