Slow Wine 2011, work in progress, i lavori al Pala Isozaki: si entra nel vivo della presentazione

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si parla di Chiocciole, il massimo riconoscimento…..

La presentazione prosegue, si racconta della Venarìa Reale dove alle 15,00 avrà luogola degustazione dei vini delle 160 aziende premiate con la chiocciola. Ci siamo il momento tanto atteso e preannunciato dalle anteprime web sui contenuti della nuova guida Slow Wine è arrivato. Pala Isozaki circa 10.000 posti a sedere, atmosfera emozionante e indaffarata. Le regie audio, video, luci sono in fermento. Sul palco il Presidente Burdese con i curatori della Guida Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni. Con loro  Marco Bolasco, direttore editoriale e i responsabili regionali.

Pubblico e palco scoppiano a ridere all’ingresso di Antonio Albanese che si esibisce in una delle più ironiche e ilari pantomime della figura del sommelier degustaore, l’obiettivo della perfomance è uno solo: Slow Wine non procede in questo modo: non si è trattato di sedersi chiusi in una sala a degustare bottiglie alla cieca, si è trattato invece, di appassionati degustatori, professionisti e non che hanno camminato le vigne delle aziende inserite nella nuova guida. Volti e gli sguardi di un Italia che cammina, tutta insieme, senza distinzioni tra nord e sud e che vuole cambiare, fuori da ogni luogo comune. Protagonisti che hanno cambiato il paesaggio agrario in questi anni rispettando l’ambiente, lavorando con tenacia a un sogno, spesso controcorrente, a volte senza mai ricevere un ricoscimento. Viticoltori cresciuti cresciuti senza aiuti, votati alla qualità senza se e senza ma, espressione di grandi territori viticoli. Questa è la viticoltura di Slow Wine. Una guida del vino, non delle etichette

Non si è trattato di sedersi chiusi in una sala a degustare bottiglie alla cieca, si è trattato invece, di appassionati degustori, professionisti e non che hanno camminato le vigne delle aziende inserite nella nuova guida. Il principio viene riaffermato dal presidente Slow Food Italia che rimarca soprattutto le differenze del lavoro svolto in un anno e mezzo, un lavoro corale prosegue il Responsabile editoriale Slow Food Marco Bolasco. Non è stato semplice prosegue bolasco, “abbiamo calpestato” tanti territori per comprenderne la vera natura e la storia viticola e paesaggistica,, non a caso la guida vuole essere un prodotto da leggere, da portare con sé, per andare alla scoperta dei tanti piccoli e grandi tesori dell’Italia agricola. Bolasco ringrazia di cuore Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, i curatori della guida, i grafici, e tutti gli sponsor.

La parola passa ai curatori, parlano di un percorso lungo quasi due anni: un lavoro impegnativo 1800 aziende circa, non “valutate” per telefono, camminando tra i filari, ma raccontando anche dal punto di vista editoriale, non limitandosi al prodotto finale. Circa 200 collaboratori hanno girato le vigne di tutta Italia per narrae storie di persone, vigne e vini.

ore 12, 10, Giavedoni e Gariglio stanno procedendo in diretta ad una descrizione analitica dei territori e dei vini delle singole regioni. La diretta continua stay tuned…

a cura di Giulia Cannada Bartoli


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