Spumante Metodo Classico Extra Brut Hébon Cantine Olivella

Pubblicato in: I vini da non perdere
Bollicine vesuviane di Cantine Olivella

Ormai le presentazioni migliori sono quelle esclusive: dove questo termina indica una frontiera culturale invalicabile: la cultura. Ecco perché crocché di patate, pizze e mezzani lardiati preparati dal nipote Claudio hanno fatto grande le prime bollicine di Cantine Olivella alle spalle del Vesuvio. Una piccola azienda rigorosa nella scelta delle uve tipiche di territorio, catalanesca, piedirosso e caprettone, interpretate da Fortunato Sebastiano. Insieme si è brindato con le nuove bolicine sboccate a gennaio prima di iniziare la vendemmia, con le vigne piene di grappoli abbondanti e sani. Lo spumante ha un perlage fine ed elegante, al palato è cremoso, cedrato, minerale, sapido nonostante sia extra brut. Una bottiglia che nella catena Horeca troverete a circa 40 euro. Poco più di tremila per un sorso esclusivo del vulcano dormiente, amato e temuto, venerato e stavolta bevuto.

 

Cantine Olivella, Sant’Anastasia
Via Zazzera, 28
Telefono: 081 531 1388

di Antonella Amodio

Arriva il primo Spumante Metodo Classico delle Cantine Olivella, frutto di tre vitigni autoctoni del Vesuvio: Catalanesca, Caprettone e Piedirosso (nelle percentuali di 50%, 25% e 25%), prodotto dalle vigne più elevate nel Comune di Sant’Anastasia, ai piedi della parte più antica del vulcano. Un valore aggiunto al patrimonio biologico, biodiverso e culturale della Campania, i cui elementi contribuiscono a definirne la personalità sensoriale del vino. Iniziamo col dire che il nome Hébon si rifà al culto antico di Dionisio, dio del vino e guardiano delle vigne, venerato come il protettore delle uve e simbolo di trasformazione. Gli autori latini narravano del suo amore per le colline del vulcano, considerandole il suo luogo prediletto e il suo culto si radicò profondamente nelle terre vesuviane e a Napoli, dove veniva adorato come Hèbon. A Pompei, la sua figura era rappresentata nei larari domestici, nei templi circondati dalle vigne e nella famosa Villa dei Misteri.

Per la produzione di Hébon, si effettua una pressatura delicata a grappolo intero, utilizzando solo il mosto fiore con una resa del 50% di uva/mosto che fermenta in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, mentre il periodo di maturazione avviene su fecce fini per sei mesi. A seguire, una porzione della riserva perpetua affinata in anfora di terracotta, viene incorporata nell’assemblaggio, seguito dal tiraggio e successivamente dalla rifermentazione in bottiglia, con un affinamento sui lieviti che dura circa trenta mesi.

L’annata in questione è la 2021, il tiraggio è avvenuto nel 2022 e la sboccatura a gennaio 2025. Nel bicchiere ha il perlage fine e fitto, mentre i profumi ricordano la mela bianca, gli agrumi e una nota affumicata. Il sorso è fresco, sapido, snello e molto persistente. Sono state prodotte 3000 bottiglie e lo trovate in enoteca a circa 38 €.

 


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