Tabby a Napoli: l’Incontro di Tradizione Partenopea e Cucina Orientale

di Gennaro Miele

La fusione culinaria tra culture diverse è una delle tendenze più affascinanti degli ultimi anni. E in un angolo di Napoli, sta prendendo forma una proposta gastronomica che unisce il meglio della cucina orientale con i sapori e le tradizioni napoletane: Ravioleria.

L’idea nasce dall’incontro tra due mondi apparentemente distanti: da un lato, Massimo Wu Heng, figlio d’arte di una famiglia orientale con esperienza ristorativa tra Roma e Napoli dagli anni 90, ha sviluppato un legame profondo con la tradizione culinaria partenopea, sentendo il desiderio di creare qualcosa di nuovo e originale. L’occasione giusta arriva dall’incontro con Dario Dal Monte, Food&Beverage esperto con alle spalle carriera decennale che lo hanno portato in giro per il mondo sviluppando la sua profonda professionalità (fino ad arrivare alla gestione del bistro del celebre chef Antonino Cannavacciuolo). Ma il richiamo della propria terra è forte, intimo il legame che lega Dario alla sua Napoli, forza che lo ha riportato a casa per affrontare una nuova sfida.

La creazione del progetto della ravioleria nell’attività del loro marchio Tabby luogo dove si incontrano culture diverse, tradizioni culinarie differenti ma unite da un giovane ed entusiasta energia imprenditoriale unendo il meglio delle due cucine.

Tuttavia, il mondo della cucina orientale gli ha dato l’opportunità di esplorare nuovi sapori e tecniche che, mescolati con la tradizione napoletana, creano un’esperienza gastronomica unica.

Una delle caratteristiche distintive della Ravioleria è la sua attenzione maniacale alla qualità degli ingredienti. Ogni piatto è preparato al momento, su ordinazione, con ingredienti freschi e locali. Le farine utilizzate, per esempio, provengono da Avellino, grani campani lavorati con cura dal Molino Scoppettuolo, uno dei mulini più rinomati della zona. La carne di pollo e manzo è sempre di origine italiana, proveniente da fornitori locali che garantiscono un’alta qualità.

Il team Tabby propone una reinterpretazione del classico piatto orientale in chiave partenopea, combinando ingredienti della tradizione napoletana con la freschezza e le tecniche della cucina asiatica. Ad esempio la Parmigiana di Melanzane trasformata in un raviolo, che mescola la morbidezza del piatto tipico con la delicatezza del ripieno orientale.

La proposta gastronomica, infatti, si basa sull’idea di offrire piatti facili da mangiare, veloci ma gustosi e ricchi di sapori. Tra i piatti più amati ci sono i ravioli alla Genovese Napoletana, con carne e cipolle, ma anche il pollo fritto alla giapponese con un tocco di panko, un pane giapponese che conferisce croccantezza e consistenza.

Certo, mescolare due tradizioni culinarie così diverse non è facile, una vera e propria sfida non solo nella preparazione dei piatti, ma anche nella scelta degli ingredienti.

Cercare la giusta combinazione di sapori e consistenze, ed esplorare nuovi modi di presentare i piatti. Ogni raviolo, infatti, non è solo un piatto da mangiare, ma una vera e propria esperienza sensoriale.

In un panorama gastronomico che sta cambiando rapidamente, la Ravioleria ha saputo intercettare una domanda crescente di cibo di qualità, veloce ma anche ricercato. L’idea di un “fast food” che in realtà non lo è. E il pubblico lo ha premiato: se inizialmente ci si aspettava un pubblico giovane, dai 18 ai 30 anni, il successo ha sorpreso anche loro, con clienti che vanno dai 45 ai 65 anni.

La Ravioleria si sta così affermando come uno dei luoghi più innovativi di Napoli, capace di unire due culture lontane con una proposta gastronomica che è già un successo.

Non è solo un ristorante, ma un viaggio attraverso sapori, tradizioni e culture che si incontrano e fondono.

A Napoli qualcosa di nuovo, diverso e sorprendente, Tabby è il posto giusto dove l’incontro tra Napoli e l’Oriente ha un sapore tutto da gustare.

 


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