Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Quando meno te lo aspetti ecco che ti capita una bottiglia di quelle che non dimentichi tanto facilmente. Non conosco la Vesevo più di tanto. Ho letto sul libro di Luciano Pignataro che è nata dalla voglia del gruppo Farnese di diversificare la presenza nel territorio meridionale, piantando la bandiera nell’eccellenza irpina, e dall’uscita di Mario Ercolino dai Feudi di San Gregorio. Così una sera vicino ad una bella bistecca di vitellone cilentano, a caso, abbiamo aperto un Taurasi 2001 di questa azienda. Alla vista il vino si è presentato senza difetti: colore rosso rubino vivo, limpido e consistente. Al naso è stato da manuale, una profonda intensità, una lunghissima persistenza e un’indescrivibile finezza. Non mi sarei mai stancato di roteare il bicchiere ed annusare. Al gusto ha confermato tutte le premesse. “Ottimo” intensità e corpo, “eccellente” la persistenza, la finezza, la piacevolezza e lo stato evolutivo. I sentori erano quelli tipici del territorio come frutta a bacca rossa e frutti di bosco. I tannini erano morbidi e non invadenti. Il legno è stato dosato con molta competenza. In pratica, tutti componenti, secondo me, che fanno di questo Taurasi un grandissimo vino. La gradazione alcolica è di 13,5 gradi. Da bere su carni rosse non troppo salsate come potrebbe essere un filetto ai funghi porcini, oppure su formaggi caprini e pecorini di media stagionatura o ancora su salumi tipici campani non piccanti.
Questa scheda è di Diodato Buonora
Sede a Ortona, via Dei Bastioni
Tel. 085.9067388 – Fax 085.9067389
Sito: http://www.vesevo.it
Enologi: Mario Ercolino e Marco Flacco
Bottiglie prodotte: 300.000
Ettari: 15 di proprietà
Vitigni: falanghina, fiano, greco, aglianico
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