Terenzuola alchimie di ritorno

Pubblicato in: I vini da non perdere
Terenzuola

di Monica Bianciardi
Creare un vino che sia intimamente collegato ad un territorio, con vitigni autoctoni  svariati e semi-sconosciuti richiede una buona dose di coraggio, molto impegno, estro creativo,ed un sano ottimismo.

Spesso la vita ci spinge in direzioni difficili, allontanandoci da ciò che amiamo fare, ci vuole spirito e forza d’animo per cambiare rotta e pochi sono coloro che riescono a fare quello che veramente li appassiona. Talvolta un evento improvviso, imponderabile, apre uno squarcio nella fitta trama di una strada segnata ed è in quel preciso momento che ci viene data l’opportunità di modificare il corso della vita.

È proprio uno di quegli eventi che porta Ivan Giuliani, patron dell’azienda agricola Terenzuola, a riconsiderare le proprie scelte, quando chiamato improvvisamente a prestare servizio Militare in Friuli e Slovenia, si ritrova in mezzo ai vigneti ed ai produttori della zona che lo introducono a tecniche di vinificazione e al rispetto verso la terra.

Nel 1993 un infarto dello zio Carlo  lo porta  ad iniziare la sua attività di viticoltore in una piccola realtà familiare in Lunigiana, lasciandosi alle spalle una brillante carriera per la quale aveva affrontato anni di studio. Inizia così il suo percorso come vignaiolo a Fosdinovo dove sorge l’attuale sede della cantina, con appena 3000 metri  di terra, ma instaurando un legame sempre più profondo con quelle zone ripide e ricche di vecchi vigneti.

Rese coltivabili dagli schiavi dei Romani circa 2000 anni or sono nelle colline del Candia sono stati classificati circa 256 vitigni autoctoni. Un’area vasta che partendo dal Candia passa per Pontremoli, Aulla, Luni e le 5 Terre. Terenzuola oggi ha 24 ettari di vigneti, con un programma di recupero della Lunigiana storica e di quei vitigni che  molto spesso  vertono in uno stato di semi abbandono per gli elevati costi di gestione. Un patrimonio la cui biodiversità andrebbe tutelata con investimenti maggiori, ma che si scontra con politiche miopi di risparmio.

In uno tra i territori più ripidi d’Italia dove l’unica forma di ancoraggio per le piante sono i muri in sasso, Ivan Giuliani esegue vini incontaminati da varietà internazionali, realizzati attraverso una viticoltura che trae giovamento dal recupero di antichi tralci e le cui radici si approfondano ancorandosi ai terreni scoscesi con grandi sbalzi di altezza racchiusi in pochi metri. La qualità dell’uva  prodotta è insita nella natura a forte pendenza di queste colline. Vinificazioni con lunghe ed attente macerazioni, che pur mantenendo le caratteristiche peculiari conferiscono un’impronta personale ottenendo vini dal carattere deciso, intrisi di territorio.

“Gli uomini sono artefici del proprio destino: possono commettere sempre gli stessi errori, possono fuggire costantemente da ciò che desiderano, e che magari la vita gli offre in modo generoso; oppure possono abbandonarsi al destino e lottare per i propri sogni accettando il fatto che si presentano sempre nel momento giusto.” (L’alchimista)

Tasting Notes

Terenzuola- Vigne Basse Vermentino Bianco 2018

Vermentino 95%, albarola 5%.

Profumo dalle connotazioni vivacemente fresche, giocato su toni di floreali bianchi,  impulsi di agrume giallo al fianco di spunti iodiati, palato in tensione acida con netti ritorni sapidi che accompagnano il finale.

Terenzuola – Fosso di Corsano 2013 Vermentino 

Colore dorato trasparente dai contorni vividi. Già alla prima olfazione dimostra complessità intrigante con inusuale attacco dato da citronella, cera d’api, menta, lime, resina di pino, salvia, rosmarino. Palato con struttura cremosa in una espressione spinta da sensazioni fresche, propulsivo e suadente,  sviluppo coerente con ritorno finale alle erbe aromatiche.

Terenzuola – Fosso di Corsano 2015 Vermentino

Dorato e consistente. Quadro olfattivo dato da note evolutive di idrocarburi, buccia di agrume, che porta con se dolci maturità e fresche note di fiori gialli. Palato simmetrico, volumico ed estremamente bilanciato dalla vena fresco sapida, un vivace fondo agrumato sostiene e movimenta il gusto che chiude pulito con note dolci e sapide insieme.

Terenzuola – Fosso di Corsano  2017 Vermentino 

Approccio olfattivo energico disegnato da fiori viola, gelsomino, salvia,rosmarino, elicriso,arricchito da agrumi gialli maturi. In bocca il palato ha slancio  e tonicità salmastra con rimandi resinosi di pino ed una grandissima tensione  fresca . Chiusura perfetta e lungamente persistente.

Terenzuola ” Permano” una concezione di vino nata per ricordare il padre Ermano a cui il nome del vino fà riferimento ovvero da P’Ermano. Un progetto, nato con una idea ben precisa quella di ritornare alle vinificazioni del passato, quando nei vigneti la promiscuità tra le varietà riusciva a creare vini più attinenti al territorio, meno standardizzati e strumentalizzati dalle mode, usando le peculiari caratteristiche dei singoli vitigni.

Terenzuola -Permano 2017-Vermentino

Vinificazione ottenuta con una lunga permanenza sulle bucce. L’olfatto offre un quadro immediatamente sostenuto e verticale in cui sentori decisamente freschi di lemongrass,  susina, bergamotto, buccia di arancia  ed un insieme di erbe spontanee riporta immediatamente alle essenze collinari. Palato teso, vibrante di energia con sviluppo flessuoso e finale con lieve tannicità.

Terenzuola – Permano  2015 – Vermentino Nero

Vino magnetico ed al tempo stesso beverino esempio perfetto di un nuovo orizzonte gustativo che delinea con un vitigno autoctono la radicata unione con il territorio. Rosa, sangue, frutto rosso, gelso, pepe rosa, tocchi mentolati. Palato convincente e carnoso con acidità pronunciata che lascia spazio a sensazioni fruttate e tannini scorrevoli. Finale lungo con conclusione pulita e rinfrescante.


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