
La 2002 è per antonomasia una annata difficile. Soprattutto per i rossi tardivi come l’aglianico. Ma questa valutazione può essere vera se un bicchiere del 2002 viene messo in comparazione con quelli della stessa azienda di altre annate. Spesso, invece, i valori assoluti regalano grandi emozioni, soprattutto quando parliamo di grandi vini come il Terra di Lavoro, un rosso praticamente immortale che evolve e piace sempre di più con il passare degli anni.
Lo beviamo all’aperto, in versione da tre litri, insieme ad Allegra Selvaggi, Dora ed Arturo Celentano e ad altri amici nella pizza di Galluccio durante la festa del vino. Ed è così che si dimostra che un vero aristocratico, sia vino o uomo, si giudica dalla sua capacità di adattamento restando sempre lo stesso. Una beva stupenda, freschezza, complessità olfattiva, piacevolezza.
Un rosso che ha ancora molto da raccontare nei prossimi anni.
Sede a Sessa Aurunca (Ce) – Frazione San Carlo
Tel 0983 708900
www.terradilavoro.it
Enologo: Riccardo Cotarella
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