Trombolata al Convento di Cetara, la serata più pazza dell’anno con tutti i cuochi campani

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Marina Alaimo

Arriviamo a Cetara in prima serata ed il fascino del piccolo paese di pescatori con le mille lucine che si riflettono sullo specchio del mare ci sorprende nonostante sia un’immagine vista e rivista più volte. Più su sulla piazzetta del Convento c’è già un gran vociare dei tanti amici che si ritrovano dopo un anno a festeggiare con la famiglia Torrente i successi raccolti. E si perché Pasquale Torrente quest’anno ha ricevuto i Tre Gamberi per la guida ai ristoranti Gambero Rosso, il premio Bib Gourmet della Michelin, il premio Made in Italy Fontanafredda per l’Espresso, il premio Ristoranti d’Italia Touring Club, la Chiocciola Osterie d’Italia ed il premio Foodies per il neonato Pane ‘e Coccos’.

E se la prima edizione dello scorso  anno ha portato fortuna, siamo convinti che sarà lo stesso per questa seconda edizione, vista la capacità di decine di chef stellati e non, protagonisti e operatori del settore, di stare insieme in maniera veramente informale e senza alcun altro scopo che riunirsi gioiosamente dopo un anno di duro lavoro. Chi c’era? Tutti, verrebbe da dire. Anche i due panzer tedesco-campani Oliver Glowig e Christoph Bob. Anche Paolo Parisi, Gionata Rossi, Lisa Conti e una bella truppa toscana, il responsabile dell’ufficio commerciale del Mattino Francesco La Penna che quest’anno proprio qui ha realizzato il Cd con le ricette di Natale con CasAgenda, i bravissimi Antonio Fumarola e Angelo Munno di Perlage, Peppino Pagano del Savoy, Silvia Imparato, Peppe Cimmelli, Annamaria e Salvatore Di Gennaro della Tradizione, Rita Abbagnale, storica leader di Slow Food Campania, il fiduciario di Salerno Sergio Galzigna e tanti, tanti, tanti altri tra sommelier e appassionati. E poi i cuochi, davvero impossibile elencarli tutti, finirei per dimenticarne qualcuno!

 

Un appuntamento irrinunciabile persino per il PignaSnob, cittadino onorario di Cetara, notoriamente sfuggente a tutti gli altri momenti conviviali organizzati lungo il Belpaese.

Cosa dire?! Speriamo non si monti la testa! Forse Cetara non è mai stata così famosa, ha alle spalle un  passato fatto di lunghe attese alla finestra desiderando con ansia di veder rientrare dall’orizzonte le barche dei propri cari. Purtroppo oggi l’attenzione dalla pesca si è notevolmente spostate sulla ristorazione e sull’accoglienza dei tanti turisti che arrivano per godere dell’autenticità miracolosamente salva di questo piccolo borgo marinaro. Tutta questo interesse però un po’ preoccupa noi che l’abbiamo amata e l’amiamo soprattutto per la semplicità e l’unicità dei suoi abitanti. Molte cose sono già cambiate e bisogna specialmente  accettare di condividere l’intimità dei tanti angoli nascosti con chi arriva in misura sempre più numerosa. Ritornando al Convento, abbiamo notato con piacere che, memori del’esilarante serata dell’anno scorso, sono ritornati un po’ tutti e l’atmosfera goliardica e di grande convivialità si è ripetuta con successo. Sono tornati anche i Lunelli con le loro bollicine Trento doc, in esclusiva abbiamo degustato le bottiglie a tiratura limitata create per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I grandi protagonisti della serata sono stati comunque i piatti cult del Convento, le acciughe con insalatina mista, gli ziti spezzati con genovese di tonno, pasta e fagioli con il pesto, la frittura di paranza, le frittelle di mamma Gilda e ovviamente la Trombolata di Gerardo Spaccapaese.  Gerardo è praticamente esploso in uno show fatto di sagacia pungente  battuta su un ritmo incalzante di impudenti battute e risate incontenibili fino alle lacrime.

Ma ogni cosa così come ha un inizio, raggiunge la sua conclusione e dopo i fuochi tutti ci siamo salutati augurandoci di rivederci qui il prossimo anno.


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