Pane e Coccos’ a Cetara, aperta la gastronomia della famiglia Torrente


Pasquale e Luigi Torrente con la mamma

di Marina Alaimo

Un cetarese non perde mai la propria identità, strettamente legata alla pesca, all’andar per mare sfidando la sorte e bramando ardentemente di ritornare a terra per riabbracciare la propria donna ed i propri figli. Chi va per mare è fortemente propenso ad instaurare un rapporto di forte solidarietà e complicità con i propri compagni di ventura perché spesso la sopravvivenza è messa in discussione dall’irascibilità impetuosa ed improvvisa delle onde. Anche le violente e continue incursioni saracene lungo queste coste nell’arco dei secoli hanno incrementato il senso di unità, ma soprattutto di appartenenza e forte identità. La grande torre del XVI sec. posta sulla marina di Cetara che disegna inequivocabilmente il paesaggio di questo splendido borgo di pescatori, stretto tra il monte Falerio ed il mare, è testimone centenaria dell’alto pericolo di invasioni. Questo non vuol dire che i cetaresi poi abbiano  rapporti ottimali tra di loro, anzi, passionali come sono spesso si fanno la guerra per poco.

Marina di Cetara

Ma guai se un pinco pallino qualunque provasse ad aggredire un cetarese in terra propria, in men che non si dica si ritroverebbe l’intero paese contro.

I Torrente impersonano una tipica famiglia del luogo, il tempo ed il successo nel lavoro non hanno scalfito la semplicità e la squisita spontaneità di questa gente.

Da sinistra: Antonio Fumarola, Raffaele Vitale e Pasquale Torrente

Sergio Galzigna e Raffaele Vitale

Il forte legame con la famiglia e con il proprio paese sono state le carte vincenti, prima con il ristorante pizzeria Al Convento, dove è sempre protagonista la tradizione locale, fatta del pescato del giorno, ma soprattutto di alici e tonno nella cui pesca i cetaresi sono specializzati da sempre.

Alici sotto sale di Cetara

Nel negozio

Poi è arrivate la cuopperia, piccolo punto vendita che ripropone in maniera vivace il coppo da passeggio contenente piccoli pesci fritti, ma anche i tipici panzarotti, arancini e zeppoline varie.

Pasquale Torrente con Valentino Vicinanza

Continuando sulla linea del culto del cibo da strada, molto sentito nelle provincie di Napoli e Salerno, dove temperature miti ed estrema bellezza dei luoghi ne hanno favorito lo sviluppo, Pasquale Torrente ci propone ora Pane e Coccos’ (pane con qualcosa) dove in prima linea ci sarà il fratello Luigi.

Piccolo e delizioso angolo del gusto  low cost per chi vuole una sosta veloce e poco impegnativa. La sede è un vecchio bar di famiglia, punto di riferimento per le persone anziane del posto che giornalmente si ritrovavano qui per chiacchierare del più e del meno. Oggi in sostituzione della tazzina di caffè troveranno Pane e Coccos’ dal sapore di altri tempi: pane con polpette al sugo, pane con la milza (dalla tradizione dei pastori dei Monti Lattari), con burro ed alici, con melanzane ripiene, con peperoncini verdi al pomodoro.

Pane burro e acciughe di Cetara

Pane con la milza

Melanzane ripiene

Pane con i peperoni

Ma anche un’attenta selezione di formaggi e salumi forniti da La tradizione di Vico Equense, da utilizzare come companatico al momento, ma anche da acquistare e portar via, insieme alla linea di prodotti della “dispensa del Convento”: alici sott’olio e sotto sale, tonno sott’olio, sgombro e la famosa colatura di alici.

Pane con salame

Fresella con tonno, pomodorini olive e capperi

Insomma il panino scelto non sarà certo dimenticato facilmente  essendo preparato con prodotti di eccellenza e con gran cura ed accompagnato da una selezione piccola ed attenta di birre e vini, serviti al bicchiere o nel caratteristico piretto, ovvero la vecchia bottiglia da osteria da 1,5lt dal disegn deliziosamente intramontabile.

La birra de Il Chiostro

Pasquale Torrente

Pasquale Torrente alle prese con la spillatura della birra

L’ampia offerta di cibi da strada è correlata quindi dall’ingegno imprenditoriale di Pasquale che per accontentare i gusti di tutti e non lasciare scappare nessuno ha pensato ad un’alternativa ai panini della tradizione: la carne alla brace.

Pane e Coccosa è in corso Federici n°3 Cetara (SA). Tel. 089 261485

8 Commenti

  1. “molto sentito nelle provincie di Napoli”…………….province senza la i è meglio essendo un arcaismo ormai desueto.

  2. ecco, io appena posso ci devo proprio andare.io adoro mangiare sulle panchine e sui muretti: lo rpeferisco anche al miglior ristorante per il senso di assoluta libertà e unione col paesaggio. a Cetara, poi!

  3. Avrei voluto esserci, all’inaugurazione!! Ma perche’ non ci dite nulla delle ottantadue bottiglie di champagnes che qualcuno si e’ scolato? Ps: pasqua’ : quella camicia e’ teribbbile….

  4. anche vivendo in Versilia vedo che sei indietro @giancà , rispetto alle bottiglie erano 92 per l’esattezza ed una di fiano vuolo 2008

  5. La prima immagine evocatami dall’attenta recensione sia testuale sia fotografica di Marina Alaimo di “Pane e coccos'” è quella di un Fast Food da costiera!
    Mi sono immaginato intere famiglie di americani (pardon statunitensi!) in visita a Cetara, che invece di fare il “refill” della coca cola (come si usa fare in tutti i fast food degli States) si mettono in fila per farsi riempire il bicchiere con un fresco vino bianco Costa d’Amalfi e sono in attesa per il bis di pane con la milza oppure pane con le polpette al sugo.

    Beh! che delizie e che cosa straordinaria quella di pensare ad un progetto come questo: coniugare la possibilità di degustare cibi particolari legati al territorio (e che territorio!) con l’idea di poter passeggiare in riva a mare in costiera, ognuno con il proprio panino!

    Complimenti per l’inaugurazione e complimenti a Marina per averci fatto scoprire questa chicca nostrana!!!

    1. angelo…questa americana ha perso il grand opening, ma dopo qualche settimane, ha portato la sua famiglia (mio figlio david) a provare “coccos'”…e era veramanente “coccos'”! fast food ma versione slow…ciao!

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