Tutte le scuse sono buone…una festa per il Guardiano del Faro

Pubblicato in: La cazzata del giorno

Pinerolo, 4 Agosto 2010

E siamo d’accordo che da questa vita non ne usciremo comunque vivi, però anche insistere in ogni modo per accelerarne la fine è puro masochismo.
Una festa mi dicono.
Ok, e il motivo quale sarebbe?
Che io sia uscito da Passione Gourmet sarebbe il motivo.
Ma guarda che razza di amici.
Tutti a scrivere ci mancherai e poi sul fatto ci costruiscono sopra una festa ?


Hai capito, altro che “le tue recensioni erano le più belle da leggere, le più ironiche, le più leggere”, si… si… questi non vedevano l’ora che io lasciassi spazio agli altri colleghi, altro che attestati di stima.
Però un po’ di ragione ce l’hanno pure loro a pensarci bene.
Quasi cento schede firmate in un anno, sai che palle trovarti un gdf davanti alla porta a giorni alterni, era dai tempi in cui facevo il delatore per la Rossa che non infilavo un sequenza del genere. Beh, no, per quelli erano anche il doppio, ma il metabolismo era diverso. Oggi ingrasso respirando l’aria dove è stato arrostito un pollo. Il mio metabolismo si è messo a fare il contabile pignolo, non ha l’estro creativo di un Tremonti, lui ragiona con l’impietosa regola della partita doppia, non si sbaglia di una singola caloria e si prende anche il disturbo di trasformarla in grasso superfluo da distribuire uniformemente intorno alla cintura. Il metabolismo dopo i quaranta è bastardo. Mi dicono che tutto dipende dalla mente ma a me sembra che dipenda più dalla bocca. Che poi tanto goloso non lo sono, solo un po’ alcolista impunito ma per il resto non mi sembra di esagerare.

E guarda caso dove mi fanno la festa ? Proprio da uno dei primi ad interessarsi a Passione Gourmet, uno che agli albori di Passione Gourmet ci scrisse che voleva un confronto, uno che ci disse che aveva lavoricchiato da questo e quest’altro ( pluristellati piemontesi, mica degli sfigati ) e finalmente si sentiva pronto. Dalla somma carica e ruolo che gli incauti associati pentiti avevano deciso di affidarmi gli garantii che avremmo potuto andare anche da lui a provocare altri probabili danni in termini di comunicazione, come dimostrammo di saper fare ovunque nel profondo nord, da Chiuduno a Cavallermaggiore, dalla Galleria Vittorio Emanuele a Cernusco sul Naviglio, contribuendo a dar così da mangiare al bisognoso vg e alla sua dinastia , che così avrebbe trovato giustificato motivo per intervenire e rimediare con garze e cerotti mediatici.

Invece qui ci è arrivato addirittura prima della decina dei PiGi .
A molti, dopo averne visti gli esiti fotografici, gli si è raffreddato l’entusiasmo e gelati gli zebedei vedendo in primo piano frattaglie diverse dalle proprie, quali un polmone per gatti e una trippa sbiancata con l’acqua ossigenata del Pronto Soccorso, forse quello di Moncalieri, unica possibilità per giustificarne la DOP dichiarata.

Ma il destino è bastardo, anzi no, perchè la lingua aveva un bell’aspetto , ma si sa, con la lingua tutti la possono raccontare a piacimento e ingannare gli ingenui, ma in realtà la curiosità mia era anche quella degli altri, e allora ecco proiettarsi davanti a noi la realizzazione del sogno masochista di Christian Milone: affrontare in un colpo solo a colpi di basse temperature estive chef stellati, sommelier professionisti, pseudo critici e sedicenti cultori della alta cucina.

No io il polmone non ce la faccio.
No io il pesce crudo a Pinerolo proprio no.
Ma io neanche la carne, il crudo ha rotto.
Questi chef non sanno fare più le salse.
Si ma ci portiamo le bocce e poi le mettiamo in tavola alla cieca.

Hai visto che casino Christian? Te la sei proprio cercata.

gdf

Fine prima parte


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