Tutti pazzi per i fritti: Vuolo con la Guida alle Pizzerie di Napoli a Palazzo Lanza

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Monica Piscitelli

Metti uno dei più grandi più grandi pizzaioli di Napoli, un Palazzo incantato vicino al Vulture e una compagnia allegra e affiata. E’ stata questa la presentazione della mia Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania a Capua.

Lui è Guglielmo Vuolo, maestro schivo e signore, e gli altri sono il Palazzo Lanza e la formidabile compagnia messa insieme da Maria Teresa Lanza, suo marito Giuseppe Bellone e Maria Michela Formisano che in scioltezza, con la consueta professionalità, mette gli ospiti, tra cui me, sotto un divertente fuoco incrociato di domande.

A tavola: si racconta Vuolo, si racconta l’autrice e parlano i vini della Tenuta i Gelsi di Monticchio Bagni, frazione di Rionero in Vulture. Un’azienda lucana, dunque, ho scelto per accompagnare, con gli abbinamenti studiati dalla Lanza, i fritti del Maestro Vuolo, aiutato dal bravo giovane collega Salvatore Santucci.

I 60 ospiti della cena, dall’aperitivo al dolce, hanno potuto ascoltare come nasce il progetto della guida, le sue curiosità, la ricerca di abbinamenti alla pizza e le possibili evoluzioni di un lavoro che punta innanzitutto a rivalutare il ruolo del pizzaiolo napoletano nel dibattito nazionale del settore gastronomico. Riuscendoci, ad oggi, con discreto successo.

I fritti che abbiamo lanciato con il titolo “TUTTI PAZZI PER I FRITTI” erano leggeri e gustosissimi. I migliaccetti salati, panzarottielli, pizza fritta classica e “Scugnizielli” conditi con ricotta e pesto di Vuolo, hanno stupito per la digeribilità, gli ospiti.

 

A dire che basta uscire fuori da Napoli affinchè lo street food tanto naturale presso gli abitanti della città, sorprende e diverte.

Ad accompagnarli la Malvasia 2011 Basilicata Igt di Tenuta i Gelsi, azienda di Pasquale Bafunno e Ruggiero Potito, il cui nome si ispira al viale di ingresso della cantina, puntellato, a destra e sinistra, da centenari alberi di gelso da baco da seta il cui allevamento era presente in zona sin dalla metà del XIV secolo.  Un vino di gran bevibilità ma anche carattere, per il quale si prospetta un buon invecchiamento, ma che oggi regala tutta l’esuberanza aromatica della Malvasia, vitigno bianco tradizionale dell’area, senza eccessi e con una piacevole vena erbacea e sapida.

Per il primo piatto del menù, gli Strozzapreti di farina cotta fatti in casa del Palazzo Lanza e “arrabbiati”.

Ad accompagnarli Gelso Rosso 2009 Basilicata Rosso IGT.

Un Aglianico in purezza che propone una beva golosa ma fresca. Un signor vino base proveniente dalle vigne più giovani e maturato solo in acciaio.

Per in secondo, un Involtino di Bufalo ripieno di Mozzarella campana e accompagnato da uno sformatino di broccoli.

Maria Teresa Lanza gli ha abbinato l’Aglianico del Vulture 2008 DOC, austero e fresco, espressione di tutta la vitalità dell’Aglianico. In questa fase ancora crudo, ma caratterizzato da una bella materia.

 

Le uve provengono dalla parcella più vecchia della azienda (1 ettaro) che conserva ceppi di circa quarant’anni. Matura per dodici mesi in barrique di primo e secondo passaggio e altri 12 in botti di rovere di Slavonia da 30 ettolitri. E’ affinato almeno un anno in bottiglia prima della commercializzazione.


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