La vera ricetta del Cacciucco Livornese? Ce la spiega l’Associazione

Pubblicato in: Minestre e Zuppe
il cacciucco

di Fabiola Quaranta

Se io vi dicessi Kuzuk, cosa mi rispondereste? Esatto, dareste la mia identica risposta. Se invece vi dicessi Cacciucco? Orbene, kuzuk è la parola turca da cui origina il termine cacciucco: una zuppa di pesce dalle origine poverissime, evolutasi nel tempo fino a diventare un piatto simbolo di Livorno e dell’intera Toscana, noto oramai ai più. A difendere a spada tratta l’originalità della tradizione è lo chef Michelangelo Rongo, livornese di adozione ma di origini napoletane. Kuzuk sta ad indicare la piccola taglia dei pesci che, sin da epoca antica (si parla del Rinascimento)  venivano utilizzati dai pescatori come base di una ricetta nata dalla necessità di servirsi dell’invenduto per sfamare se stessi e le proprie famiglie.

Un piatto antico e poverissimo dunque, un miscuglio di ingredienti eterogenei, una zuppa che veniva accompagnata con pane raffermo aromatizzato all’aglio per coprire l’odore allora non buono del pesce, vista la mancanza dei frigoriferi,e porre fine alla fame. La storia di un piatto non è solo fatta di ingredienti e quantità, ma è data anche dall’aspetto sociale e storico di un popolo e della sua terra. L’Associazione Cacciucco Livornese, di cui lo chef Rongo è socio e sostenitore, nasce proprio con il dichiarato intento di difendere il valore di questo piatto della tradizione, nel tempo fin troppo vilipeso e quasi “maltrattato” dalle copie mal riuscite di molti ristoratori e non solo. Si impegna a promuoverlo e a diffonderne la storia; proprio per questo motivo nasce la creazione del marchio Cacciucco Livornese.

Il nostro chef ha viaggiato in lungo e in largo virtualmente presenziando a Expo Milano; ha esportato il vero Cacciucco recandosi personalmente nel Principato di Monaco ed offrendolo ai regali palati ivi residenti. In epoca moderna particolare attenzione viene posta nella sottile differenza tra mangiare e degustare, la cucina è assurta a forma d’arte, le ricette sono evolute anche grazie all’introduzione di nuovi ingredienti, il pomodoro ad esempio nella zuppa oggetto del nostro discutere. Una cosa è certa però: la tradizione va rispettata, non seguendola pedissequamente, ma senza discostarsene in toto snaturandone totalmente l’originalità. Che poi a difendere il Cacciucco Livornese sia un napoletano, bèh, questa è un’altra storia! E’ specchio della società contemporanea, un meltin pot di umanità e sapori in continuo divenire.

Ecco la vera ricetta del Cacciucco Livornese fornita dallo chef Michelangelo Rongo (Ristorante Aragosta, Livorno).

 

Ricetta raccolta da Fabiola Quaranta

 

Cacciucco Livornese

Di Michelangelo Rongo

Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

Tempo di cottura totale 1 h
In una casseruola preparare il brodo con sedano, carota, cipolla e i pesci da minestra precedentemente puliti e squamati. In un’altra pentola preparare un leggero soffritto di olio extravergine d’oliva con il trito di sedano carota cipolla e peperoncino; Aggiungere i moscardini e poi le seppie, sfumare con il Vino Rosso, aggiungere il concentrato ed il brodo dopo aver passato i pesci con un passaverdura. Aggiungere la salvia, i pesci da cacciucco interi le cozze, i tranci di gattuccio e le cicale. Preparare una scodella con il pane tostato e agliato; aggiungere prima una base di moscardini e seppie; in seguito sistemare sopra i pesci, il gattuccio, le cicale e le cozze. In ultimo versare un po’ di brodo ed un filo d’olio a crudo.


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