Il limone di Sorrento, la nocciola tonda di Giffoni e l’albicocca vesuviana: tre ambasciatori di qualità del gusto napoletano dentro i nuovi cioccolatini dell’azienda Maxtris della famiglia Prisco, terza generazione al lavoro sui confetti e dintorni.
Una vera e propria sfida golosa al gianduiotto piemontese perché si chiamano Vesuviotto: quattro gusti (c’è anche il fondente) in vendita da questa settimana anche al negozio di via Calabritto o disponibili direttamente sul sito htpps//storemaxtris.it/ e www.vesuviotto.it
«Il mondo del cioccolato ci ha sempre affascinati – racconta la famiglia Prisco, fondatrice della storica fabbrica di confetti –. Da oltre 40 anni, temperiamo e utilizziamo il cioccolato per ricoprire i nostri confetti. La fase di sviluppo del cioccolatino è iniziata due anni fa, dal primo incontro con l’architetto Eugenio Ciotola, che ha ideato e creato il cioccolatino, dal nome al design, che lega avanguardia e tradizione in un’alchimia perfetta. Da allora non abbiamo più smesso di ricercare il sapore perfetto per il Vesuviotto».
Per realizzare il nuovo prodotto sono stati fatti cospicui investimenti in macchinari ed è stata rafforzata la politica aziendale con i produttori di materia prima di qualità. In particolare il Vesuviotto rappresenta uno sbocco prezioso per l’albicocca vesuviana che da qualche anno sconta una difficoltà di fare reddito e si conferma dunque l’importanza della pasticceria artigianale e dell’industria dolciaria di qualità nel sostenere l’identità produttiva del Vesuvio.
«Il Vesuviotto nasce con l’idea di esportare in qualsiasi Paese del mondo un po’ di Napoli e di napoletanità attraverso un gustoso cioccolatino che contribuirà, insieme alle tante altre eccellenze del nostro territorio, a trasferire l’immagine bella, positiva e buona della nostra città – racconta l’architetto Eugenio Ciotola -. Chi non conosce il Vesuvio? Ci sono voluti due anni per realizzare un cioccolatino dal gusto unico e inconfondibile e dalla forma accattivante. E ora è arrivato finalmente il momento di presentarlo al pubblico».
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